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Vathia e Capo Tenaro Mani

La fama principale della Grecia è senza dubbio dovuta alle sue tantissime stupende isole e per i suoi importanti siti archeologici, ma non è solo questo la Grecia, nella parte sud del Peloponneso la terra ferma tanto per intenderci, offre un striscia di territorio a dir poco magnifico sia dal punto di vista culturale che da quello paesaggistico, stiamo parlando del Mani e di tutti i suoi meravigliosi segreti.

Come primo luogo vogliamo parlarvi di Vathia. Si trova a sud ovest verso la punta dove finisce la penisola a circa trentaquattro chilometri dalla capitale Aeropoli. Già il tragitto per arrivarci vi farà scoprire luoghi remoti e suggestivi ma quando raggiungere Vathia salendo tra le montagne allora capirete veramente cosa significa antico e perduto.

Un paese ormai quasi deserto dove si trova un raggruppamento di case torri meglio conservate e che rispecchiano l’anima del Mani. Solo in questa parte delle Grecia potrete imbattervi in questa architettura e ne capirete il perchè di seguito. La loro struttura rispecchia esattamente cosa succedeva nei tempi passati. Fino al 1700 tutta l’area del Mani fu isolata dal resto della Grecia in quanto autoproclamatasi indipendente compiendo una politica tra lotte civili e guerriglia al fine di governare sulle città confinanti. Erano delle vere e proprie piccole fortezze alte tre o quattro piani che si innalzavano verso il cielo nelle parti piu’ alte delle colline uniformandosi al territorio e fondendosi in un tutt’uno dove, non mancava nulla e gli abitanti potevano riparasi per contrastare gli invasori di turno e resistere anche a lunghi assedi. La forma e l’altezza definiva l’autorità e la ricchezza della famiglia che la occupava. Ad oggi qualcuna è stata ristrutturata nel rispetto del progetto iniziale e viene usata come casa vacanza. I colori che circondano la zona tra rovi bruciati dal sole ed il blu scintillante del mare creano un paesaggio quasi surreale. Se ne contano circa 800 e tutte sono costruite con lo stesso tipo di pietra che ha lo stesso colore della terra.

Andando a spasso tra le torri in rovina si prova una strana sensazione quasi inquietante come se da un momento all’altro possa spuntare uno spirito di qualche condottiero un po’ la stessa percezione che si puo’ provare a Rodi nella città vecchia di sera, affascinante da una parte ma anche un po’angosciante. Non fermatevi pero’ a questo turbamento, ne vale decisamente la pena concedersi una passeggiata e respirare quell’atmosfera antica per non parlare del panorama che si puo’ammirare da questa altura.

Scendendo di cinque chilometri dal villaggio di Vathia, potrete anche godervi una parentesi di mare raggiungendo la spiaggia di Marmari. L’unica con un litorale di sabbia in tutta la zona circondata da una terra brulla ed arsa dalsole, attrezzata con qualche lettino ed ombrellone e qualche tipica taverna dove concedersi leccornie locali e della cucina greca classica. Inutile dirvi che il mare è pazzesco, trasparente e con un fondale che scende piano quindi perfetto per chi ama nuotare e rilassarsi.

Andando quindi sempre verso sud troviamo Capo Tenaro chiamato anche Capo Matapan il punto piu’ meridionale della Grecia Continentale, che secondo gli antichi era l’ingresso dell’Ade dove Orfeo entro’ per cercare Euridice. Il confine tra il regno dei vivi ed il regno dei morti, una parte del Mani di straordinaria bellezza naturale dove potrete anche visitarel’antico tempio di Poseidone costruito dagli Spartani proprio sopra alla caverna dove si trovava l’entrata del regno dei morti una tappa da non perdere assolutamente. Solo il viaggio è magia, un susseguirsi di calette dove concedersi un bagno, ed angoli remoti dove l’uomo ancora non ha messo le sue zampe consumistiche e che tale speriamo rimanga.

Da non perdere anche il Faro di Capo Tenaro un po’ impegnativo da raggiungere ma che regala un panorama da lasciare senza parole dove c’è solo natura e storia. Prima di tutto bisogna arrivare fino all’ultimo parcheggio e li’ lasciare il proprio mezzo. Sulla destra parte un sentiero di strada sterrata comunque facile da percorrere per circa un’oretta. Dopo la prima discesa troverete una bellissima insenatura dove potrete fermarvi anche per un bagno rinfrescante, mentre proseguendo vi imbatterete in antichi mosaici risalenti all’epoca romana. Continuando tra colori straordinari, si arriva al Faro dove si incontrano il Mar Ionio con il Mar Egeo e l’Africa proprio di fronte. Se siete avventurosi andateci al tramonto sarà un’esperienza indimenticabile.

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