Il Kathara Deftera tradotto in italiano Lunedì’ Pulito, in Grecia e per la Chiesa Ortodossa è una vera e propria festa nazionale. Legata alla religione, è il primo giorno della Quaresima nonché l’inizio di una sorta di purificazione che attraverso il digiuno rinunciando a carne ed a tutti i cibi che possano contenere sangue, viene rispettata per 48 giorni per concludersi con la messa di mezzanotte del sabato prima della Santa Pasqua. Il Kathara Deftera possiamo paragonarlo al nostro Mercoledì delle Ceneri.
Il giorno esatto in cui cade, è legato alla data della Pasqua quindi tutti gli anni cambia. Il KatharaDeftera separa le celebrazioni del Carnevale dove ci si lascia andare sotto tutti i punti di vista compreso quello legato al consumo di cibo. Giusto due parole di questo periodo: tutto il carnevale possiamo dire che è l’occasione per mangiare più carne possibile visto poi il lungo digiuno ed il suo giorno clou è chiamato Tsiknopempti giovedì grasso tradotto, la giornata dove ci si abbuffadi più e si fa il pieno di proteine. La parola Tsiknopempti è composta da due parole Τσικνάche rappresenta il profumo di carne arrostita e Πέμπτηche significa giovedì. Le origini di questa festa legata alCarnevale, hanno radici nelle dionisiache considerati momenti di buon auspicio per l’arrivo della primavera ed il conseguente risveglio della natura.
Nelle sette settimane prima della Pasqua, esiste una tradizione molto antica della cultura greca, quella della Kyra Sarakosti. In poche parole viene fatta una sagoma di pasta di sale che rappresenta una donna ed in particolare una suora con sette gambe una per ogni settimana della Quaresima senza bocca ed orecchie con una croce in mano od in testa. Il fatto di non avere bocca ed orecchie, simboleggia l’astinenza per i piaceri gastronomici che per i pettegolezzi, attività assolutamente proibita durante il periodo. Ogni sabato, si taglia una gamba della Kyra in poche parole un calendario dell’avvento legato alla Pasqua.
Il Kathara Deftera viene celebrato in modi diversi nel territorio Ellenico con particolarità differenti come ad esempio a Karpathos dove vengono fatti gesti immorali ed i colpevoli di tale indecenza vengono portati dalle guardie per essere giudicati e puniti, a Tebe invece viene officiato un matrimonio dove lo sposo viene rasato dalla sua barba e la sposa in realtà è un uomo travestito, in Messinia a Methoni viene messa in scena una parodia del Matrimonio di Koutroulis un fatto vero del XIV secolo che racconta di Ioannis Koutroulis fiero cavaliere che si innamoro perdutamente di una ragazza di Methoni ahimè pero’ già sposata che a sua volta innamorata di Ioannis non potendo divorziare in quanto proibito dalla religione, dovettero attendere ben 17 anni per coronare il loro sogno, scappando e rifugiarsi dal Patriarca di Costantinopoli che acconsenti’ poi all’unione. Da qui una festa che durò parecchi giorni con impegno di tanti soldi, quindi ora ogni celebrazione che esagera in tempo e denaro viene definita come il matrimonio di Koutroulis. A Vonitsa infine l’usanza vuole che un pescatore legato ad un asino giri per tutto il villaggio per poi arrivare ad una barca che verrà bruciata quando messa in mare.
Nonostante comunque le differenze sulla sua celebrazione, il Kathara Deftera ha linee ben precise per tutti i Greci per quanto riguarda il cibo e tutti le osservano nel rispetto della tradizione. Non deve certamente mancare sulla tavola la Lagana un pane che viene fatto solo in questo periodo dell’anno, senza lievito con tanto sesamo sulla superficie, i frutti di mare e pesce tanto che proprio il lunedì’ del Kathara Deftera viene consumato in quantità industriali, la Taramosalata il cosiddetto caviale dell’uomo comune, una salsa fatta di uova di merluzzo ed infine l’Halvas un dolce a base di tahini una pasta di sesamo e zucchero combinato con noci e cioccolato dalla forma quadrata ed ovviamente vino o Tsipouro a volontà.
Durante poi il Kathara Deftera, due sono le attività da fare, il classico pic nicall’aperto con la famiglia e gli amici, ed il tradizionale volo degli aquiloni che simboleggia l’animo umano che si innalza verso Dio che la leggende lega al rituale antico quando le persone scrivevano i propri desideri sugli aquiloni per farli arrivare più in alto possibile affinché gli Dei potessero leggerli ed esaudirli.
Ecco cosa rappresentaquesta festa e se sarete in Grecia in questo periodo dell’anno, non perdete l’occasione di parteciparvi, sarà una giornata speciale per entrare e comprendere il vero animo di questa meravigliosa terra.
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