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Il Cavallo di Troia

Il cavallo di Troia chiamato anchecavallo di legno, è senza dubbio il più grande e conosciuto inganno dei racconti mitologici.

È nell’Eneide l’opera di Virgilio cheviene descritta tutta la storia con i suoi entusiasmanti particolaridiventata una lettura di estrema importanza nelle scuole superioriper capire e conoscere il mondo della Grecia Antica. La narrazionecomincia con l’Iliade di Omero l’epico poema che narra la storiadella conquista della città di Troia da parte dei greci e gli Achei,ma che si concentra sulle vicende degli ultimi cinquanta giorni deldecimo anno nonché fine del sanguinoso e lungo assedio con l’epilogodella distruzione della città.

Dunque tutto ha inizio sul mitico Monte Olimpo dimora degli Dei. Un giorno Eris Dea della discordia a causadel suo mancato invito ufficiale alle nozze di Peleo e Teti, sipresenta comunque alla cerimonia con una mela d’oro (da cui il pomodella discordia) da destinare alla creatura femminile più bellaalimentando cosi’ un alterco tra Afrodite, Hera ed Atene. Le Deedecidono quindi che sia Paride figlio del re di Troia e fratello diEttore, a dover decretare la vincitrice. Paride sceglie Afrodite laquale per dimostrare la sua riconoscenza, fa si che la bellissimaElena moglie di Menelao Re di Sparta, e considerata la mortale piu’bella del mondo, si innamori perdutamente di lui tanto che il giovaneprincipe anch’esso rapito dall’amore decide di portarla con se aTroia non considerando le tremende conseguenze che tale gesto avrebbegenerato nel marito tradito. Il resto è storia, da qui comincial’epopea che si protrae fino all’Eneide.

Sparita la regina Elena, Menelao corredal potente fratello Agamennone Re di Micene il quale assetato dipotere coglie al volo la ghiotta occasione per dichiarare guerra aiTroiani ed impossessarsi dei territori, strategici per la loroposizione essendo sullo stretto dei Dardanelli, punto cruciale perl’accesso sul Mar Nero. Parte quindi una gigantesca flotta di ben1200 navi per raggiungere la spiaggia davanti A Troia dove ciresteranno alla fine per ben dieci anni in quanto la città con lesue alte e poderose mura è inespugnabile.

Dopo battaglie con perdite enormi perfanno passare un decennio senza arrivare ad una conclusione daentrambe le parti, Ulisse ha un’idea ingegnosa che si riveleràperfetta per entrare, distruggere e conquistare Troia. Con il legnodi alcune navi viene costruito un cavallo gigantesco dove all’interoerano nascosti i più valori guerrieri tra qui lo stesso Ulisse ed il valoroso Achille e lasciato sulla spiaggia, mentre le altri navi coni Greci sembrava avessero lasciato per sempre la costa riconoscendola sconfitta. In realtà la flotta di Agamennone si era nascostanella vicina isola di Tenedo lontana dagli occhi dei Troiani i qualipensarono di averli sconfitt. Nonostante Laocoonte guerriero troianoe sacerdote di Apollo insieme alla profetessa Cassandra si opposeroad accettare questo strano dono in quanto convinti di un inganno, ilcavallo venne portato all’interno della città.

A convincere Priamo Re di Troia notoper la sua bontà d’animo fu Sinone, un giovane greco chespontaneamente si consegno’ al nemico giurando falsamente ed inaccordo con Agamennone ed Ulisse, che i greci si erano ritirati inquanto Atena la Dea protettrice dell’esercito greco non lo avrebbepiù sostenuto e protetto perchè Ulisse aveva profanato il tempio alei dedicato e che il cavallo non era altro che un’offerta alla Deain segno di rispetto e pentimento per il sacrilegio commesso.

Ormai dentro le impenetrabili mura, isoldati ben nascosti nella pancia del cavallo, aspettarono l’arrivodella notte e quando tutti ormai sicuri della vittoria ed impegnatinei festeggiamenti a base di otri di vino, uscirono e misero a fuocoe fiamme Troia conquistandola e distruggendola. Il finale dellastoria purtroppo pero’ porta alla morte di Achille per mano di Parideche con una freccia lo colpisce proprio nel suo unico punto mortaleil tallone, la sola parte del suo corpo non divinizzato quando lamadre Teti lo immerse nel fiume Stige tenendolo appunto per uncalcagno.

Possiamo dire quindi che il Cavallo diTroia fu la più geniale e terribile macchina da guerra che hascritto una parte di storia che sopravviverà nel tempo e che ci haregalato avventure mitiche di eroi leggendari che non ci stancheremomai di ricordare e narrare.

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