La cittadina costiera di Limni si trova nella parte nord ovest di Evia a circa ottanta chilometri dalla capitale Chalkida.
Una zona della costa occidentale tra le più belle, dove una vegetazione rigogliosa fatta di folte foreste e fertili frutteti con alle spalle la catena montuosa, sembra in bilico tra mare e monti regalando spiagge meravigliose circondate da fitti alberi di pino ed una flora che arriva quasi a sfiorare le acque verso sud, mentre a nord borghi come il paese di Rovies, Chronià ed Elia per arrivare fino ad Edipsos.
Come dicevamo proprio sopra al Golfo di Eubea dove si trova il villaggio di Limni si estende la catena montuosa di Kantili con una altitudine massima che sfiora i 1250 metri e lunga ben 25 chilometri. Bellissimi i villaggi montani come Dafnoussa, Kalyvia, Troupi e l’omonimo borgo. Un susseguirsi di boschi di platani, abeti, sorgenti naturali ed antichi monasteri come quello di Zoodochos Pigi dove la vista spazia fino all’Arcipelago delle Sporadi e su tutta Eubea. La cima di Strouggitsa quella più in alto, regala panorami mozzafiato su l’intera isola oltre che sul golfo e le altre vette alpine.
L’area di Limni era abitata dal secondo millenio a.C ed era conosciuta con il nome di Elymnio. Durante la dominazione romana e bizantina, fu molto prosperosa ma continuamente soggetta alle razzie dei pirati costringendo quindi gli abitanti a trasferirsi verso l’entroterra al di sopra di un’altura nella città di Kastrino Elymnio. A metà del XVI secolo tuttavia tornarono sulla costa in quanto terminò l’epoca dei predoni del mare ricostruendo tutto e dando vita all’attuale villaggio. Limni ebbe come quasi tutta Evia, una grande importanza durante la Rivoluzione del 1821 in quanto diede asilo ed aiutò molto la resistenza. Liberata finalmente dai turchi, si intensifico’ l’estrazione della magnesite di cui ne era molto ricca dandole prosperità e fama. L’attività continuò fino alla seconda guerra mondiale poi tutto si fermò.
Il borgo di Limni si presenta ai suoi visitatori a forma di anfiteatro con vecchie e semplici case di pescatori fiancheggiate da stupendi palazzi neoclassici dai tetti rossi ancora ben conservati. Il lungomare che costeggia il molo in legno è zeppo di taverne tipiche dove gustare ottimi frutti di mare e pesce freschissimo, ristoranti più alla moda e deliziose ouzerie per un bicchierino di liquore accompagnato da sfiziosi antipastini. Non mancano di certo negozi per lo shopping e diverse opportunità di alloggio che spaziano da semplici appartamenti agli hotel. Poteva forse mancare la spiaggia? Ovviamente no! La si trova al di fuori della cittadina e si presenta con un lungo litorale di piccoli sassi bagnato da acque pulite e trasparenti. Non è attrezzata quindi potrete decidere di portarvi tutto oppure fare due passi e ritornare a Limni città.
Da vedere la Chiesa di Genesis tis Theotokou (Nascita celeste della Vergine Maria) nel centro del paese costruita nel 1837. Una basilica a tre navate ed un sontuoso campanile in marmo eretto nel 1879 ad opera dello scultore dell’isola di Tinos Mastroloukas, la Chiesa di Zoodoxos Pigi (fonte vitale della Vergine Maria) edificata sopra alle rovine di una basilica paleocristiana ed alle terme romane, ed ancora il Municipio che ospita l’archivio storico che raccoglie documenti del 1732 proseguendo poi con l’eremo di Aghios Christodoulos del XII secolo vicino alla spiaggia la grotta dove il Santo si rifugiò e visse come un eremita.
Due parole in più per il Monastero di Agios Nikolaos chiamato anche Moni Galataki ai piedi del monte Kandili con una vista splendida. In realtà è a circa dieci chilometri da Limni, ma ne vale di sicuro la pena una visita. Il nome Galataki viene dal suo fondatore un marinaio di Galata Istanbul che sopravvisse ad una terribile tempesta in mare rifugiandosi ad Evia e che poi divenne monaco. Al centro si innalza una torre che serviva per gli avvistamenti e difendere il monastero. Al suo interno conserva preziose reliquie tra le quali la mano destra di Sant’Andrea in un fodero d’argento, icone, libri e manoscritti antichi di inestimabile valore. I resti del monaco si trovano invece nel santuario che poggia sulla prima colonna di sinistra che sostiene la cupola. Nel 1946 diventa una comunità religiosa di suore ed ad oggi sono rimaste in 6.
Una cittadina vivace, ottima base per esplorare l’isola con tutti i moderni servizi per una vacanza ad Evia comoda e rilassata. Inseritela nella lista delle cose da fare e da vedere ad Evia, sarà un viaggio tra natura e tanta storia.
Contattaci
Compila il form e ti ricontatteremo quanto prima con un preventivo gratuito