Il villaggio di Lefkos, lo troviamo nella parte centrale di Karpathos sul versante ovest di seguito al villaggio di Finiki e verso il borgo di Mesochori. Dopo Pigadia ed Amoopi è la località più ricercata per una vacanza sull’isola.
E’ diviso in due parti Ano Lefkos la parte superiore alle pendici dei colli e Kato Lefkos, l’insediamento odierno proprio direttamente sul mare. Un villaggio che una volta contava poche case e dove il mezzo di sostentamento principale era la pesca, oggi nonostante il suo sviluppo e l’avvento del turismo è riuscito a mantenere un sapore genuino dove trovare tipiche taverne che delizieranno i vostri palati con pesce sempre freschissimo e specialità locali. Lefkos ad oggi è il luogo perfetto per una vacanza all’insegna del relax ideale per famiglie e coppie, dove la natura risplende di sconvolgente bellezza e la cosa più’ trasgressiva da fare è una breve passeggiata dopo cena o fermarsi in una caffetteria per il bicchierino della staffa.
A Lefkos si trovano studios e piccole strutture per alloggiare, qui la frenesia non esiste, non ci sono negozi di souvenir ad ogni angolo, ma solo viuzze in calce bianca, un piccolo supermarket con i beni di prima necessità e qualche ristorantino niente di più. La sua posizione è comunque perfetta per esplorare tutta la parte nord di Karpathos la più’ selvaggia e la meno contaminata.
Kato Lefkos, un tempo ospitava una ricca città portuale dal tardo periodo romano fino al V secolo bizantino, abbandonata poi in seguito probabilmente per i continui attacchi ed invasioni saracene del VII secolo. La zona che permetteva di avere un controllo sulla costa ovest dell’isola e sulla pianura, era sviluppata su tre porti in direzione sud, ovest e nord est. Dai reperti archeologici ritrovati, si evince che la città era densamente popolata e presentava strutture, magazzini e serbatoi. Nel 410 d.C la flotta dei Carpazi transitò da Lefkos per il trasposto di grano tra Alessandria e Costantinopoli. Per lungo tempo l’area è rimasta poi disabitata per ripopolarsi nuovamente alla fine del XX secolo.
Da non perdere l’Antica Cisterna romana. Un vasca sotterranea formata da una camera a pianta rettangolare con sette gallerie ricoperte di intonaco ai lati e tre file di pilastri a sostegno del tetto in pietra bugnata. Serviva per la raccolta dell’acqua dalla falda acquifera che si incanalava dalle gallerie fino alla camera centrale, a sua volta dotata di scale per permettere di rimuovere l’acqua quando serviva. Ai giorni nostri il serbatoio è visibile a tutti in quanto il tetto è crollato ma recuperato e posto ai lati della cisterna.Arrivarci è molto semplice, raggiungete un cartello segnaletico marrone che vi porterà in una strada sterrata dove alla fine lascerete il vostro mezzo ed a piedi in pochi minuti sarete alla cisterna.
I resti della basilica di Panagia Gialochorafitissas, risalente al V secolo, una basilica paleocristiana con un pavimento a mosaico ancora tutto da scoprire e per la maggior parte ricoperto di sabbia.
A circa 500 metri dalla spiaggia in alto, una grotta creatasi nell’era glaciale quando l’acqua si riversava sotto l’altopiano. Divisa in più ambienti con pareti di pietra, secondo alcuni ritrovamenti si ipotizza fosse stata usata dagli abitanti per migliaia di anni ma la sua funzione è tutt’oggi sconosciuta.
Ed ancora la cappella di Agios Georgios tou Lefkou l’unica chiesa con la cupola incrociata ancora esistente sull’isola di Karpathos dove al suo interno si trovano affreschi antichi di ottocento anni. Vicino alla cappella, un piccolo campanile ed una fontana decorativa.
Infine a circa un quarto d’ora di barca e proprio di fronte a Lefkos, l’isolotto di Sokastro, in passato collegato alla penisola, ma che un violento terremoto lo stacco’ dalla terra ferma creando un stretto di circa 68 metri di larghezza dandole l’origine. Disabitato ed estremamente selvaggio, ha delle piccole spiagge di sabbia dove rilassarsi e fare un rigenerante bagno tra le acque cristalline. Tracce di insediamenti del periodo bizantino quando vennero costruite le famose cisterne visibili ancora oggi per quel che ne rimane e dove l’imperatore Nikiforos Fokas si rifugiò nel periodo in cui combatteva contro il pirati saraceni che depredavano i mari. Anche i crociati sostarono sull’isolotto di Sokastro in quanto in una posizione ideale per avvistare i predoni e darne avviso alla terra ferra attraverso la roccia di Paleokastro.
La spiaggia, corre per tutta la lunghezza della splendida baia che accoglie il villaggio di Lefkos. Il litorale varia da sabbia fine e bianca a piccoli e grezzi ciottoli, bagnato da un mare dai colori stupefacenti che vanno dall’azzurro al turchese cangiante. Si trova una parte attrezzata con lettini ed ombrelloni, oppure anche una parte libera dove potrete sistemarvi come meglio credete. E’ quasi sempre riparata dal vento e comunque essendo una zona protetta dal promontorio sarà sufficiente spostarsi dal lato dove non tira aria.
Sempre meglio avere un mezzo proprio per non essere vincolati ad orari. Basta seguire in direzione ovest ed i cartelli segnaletici. Per chi invece non ha affittato una macchina, c’è il servizio di bus ma attenzione non è attivo tutti i giorni perciò premuratevi di consultare bene le tabelle orarie.
Un angolo di pace e tranquillità ecco come possiamo definire il villaggio di Lefkos, per chi vuole estraniarsi da rumori e vita frenetica e fare una vacanza dedicata solo alla tranquillità ed al mare.
Non perdetevi il tramonto a Lefkos uno dei più belli della Grecia dove il sole scompare direttamente nel mare regalando momenti di pura estasi.
Ricordatevi di inserirlo nella lista delle cose da vedere a Karpathos, sarà un ricordo meraviglioso.
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