La stupenda Via dei Cavalieri a Rodi, è l'antica strada che congiunge l'Ospedale dei Cavalieri di San Giovanni (l'attuale Museo Archeologico), finendo alla maestosa Porta di Santa Caterina adiacente al Palazzo del Grande Maestro.

Odos Ippoton come si dice in Greco, è il cuore della città vecchia di Rodi. Antichi palazzi nobiliari del periodo Ottomano la accompagnano durate il percorso. Tuttavia il nome viene dalle tante locande dei Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni o chiamati anche Cavalieri di Rodi che un tempo occupavano questa via come, punti di ristoro al ritorno dalle Crociate ed anche come alloggi per i pellegrini che per arrivare a Gerusalemme passavano da Rodi. Lunga duecento metri per una larghezza di sei, si tratta di una strada dritta e stretta con una piccola salita e formata da ciottolini a lingua di gatto. Lo stile architettonico è puramente Gotico ed ai giorni nostri dei sette edifici che rappresentavo sette nazioni e sette lingue (Alvernia, Provenza, Francia, Aragona, Germania, Inghilterra ed Italia) ne rimangono solo quattro.

Dichiarata insieme alla città vecchia dal 1988 Patrimonio dell'Unesco, ai giorni nostri le antiche locande sono state trasformate in consolati ed uffici delle ambasciate estere, ed ognuna è riconoscibile dai propri stemmi sulle facciate. La più grande quella di Francia sulla destra la si riconosce per l'iscrizione datata 1492 dedicata ad Emery D'Amboise Gran Priore di Francia e Gran Maestro dal 1503 al 1512. Il tetto è bordato da teste di coccodrilli in onore del Gran Maestro Dieudonnè de Gozon che uccise un'esemplare scappato da una nave egiziana terrorizzando la città. Sempre sulla destra, l'Ambasciata Italiana costruita nel 1519 dall'architetto e Gran Maestro Fabrizio del Carrette con lo stemma armato al centro. Sulla sinistra invece troviamo l'Ambasciata di Spagna con una sala riunioni di circa centocinquanta metri quadrati e lo stemma spagnolo, ed infine collegata da un ponte ad arco la locanda di Provenza.

Una testimonianza ancora intatta e presente che vi farà tornare ai tempi bui del Medioevo.