Il Tunnel di Eupalinos lo troviamo aSamos vicino a Pythagorion nella parte sud est dell’isola.Considerato una delle più grandi imprese edilizie ed ingegneristichedel mondo greco, risale al VI secolo a .C e serviva come acquedottoprendendo le acque dolci dalla sorgente di Agiades per arrivare allacittà di Pytahgoreion.

Un progetto ambizioso ad una importanteportata per i tempi ed il primo ad essere studiato con nozioni dimatematica e geometria di eccezionale precisione utilizzando principicodificati da Euclide diversi secoli dopo. Concepito e realizzatodall’ingegnere Eupalino di Megara figlio di Naustrofo su commissionedel tiranno di Samos Policrate, regalo’ a Samos anche il grandeSantuario dedicato alla Dea Era oltre che il porto con i suoi grandimoli.

Il sorprendente tunnel è lungo 1036metri attraversando il monte Kastro e si stima ci siano voluti dagliotto ai dieci anni per la sua realizzazione. A cinquantacinque metrisopra al livello del mare, il suo corridoio internamente misura 1,80m x 1,80 m con un fossato di oltre mezzo metro. La profondità dellavoragine andava a nord fino a 4 metri per diventare quasi 9 nellaparte sud fornendo la perfetta inclinazione per far scorre l’acquasfruttando il flusso gravitazionale. I margini inferiori sonocollegati con gallerie sotterranee seguendo il metodo Qanatutilizzato dai persiani che consiste nel realizzare un canalesottoterra in orizzontale con una pendenza per far scorrere l’acquache, unisce una falda di raccolta facendola defluire alla velocitàottimale per non stagnare e neanche facendole aumentare troppo lavelocità per evitare di erodere le pareti del tunnel stesso.

Scolpito nel duro calcare, è statoscavatoin entrambi i lati allo stesso momento da due squadre discalpellini tracciando una linea retta. L’illuminazione all’internoera fornita da lampade ad olio rendendo quindi il compito ancora piùdifficile, Terminato l’intero percorso, furono eretti dei muriall’interno per evitare crolli strutturali. L’archeologo HermannKienast durante i suoi studi ha dimostrato che Eupalinos nulla halasciato al caso, con ben sette sistemi di misurazione e controlli,ha potuto calcolare l’allineamento impeccabile durante tutti ilavori di costruzione.

L’acquedotto partiva dalla sorgente diAgiades dove veniva raccolta precedentemente l’acqua in un serbatoioin pietra dalla forma rettangolare ed attraverso un tubo sotterraneodi argilla lungo quasi un chilometro, veniva portato all’ingressonord del tunnel per poi far arrivare l’acqua da sud ai serbatoi edalle fontane in città. Venne utilizzato per ben mille anni fino aquando le tubazioni in argilla non si intasarono e non facevo quindipiù scorrere l’acqua e farla arrivare a Pythagorion.

Il tunnel veniva inoltre utilizzatocome rifugio per gli abitanti di Samos durante i saccheggi da partedei persiani e degli arabi costringendo gli abitanti a nascondersidalle zone costiere come hanno dimostrato i ritrovamenti di anfore elucerne al suo interno.

Il suo ritrovamento risale al 1882 daparte del monaco Kryllos Moninas del Monastero di Agia Triada checonvinse il sovrano Kostakis Adosidis a fare le ricerche scoprendoquindi le due entrate. Nel 1884 l’archeologo Fabricius dell’IstitutoArcheologico Germanico di Atene, fece un sopralluogo sull’isola etrovò il tunnel, tuttavia i primi 400 metri dell’acquedotto furonoscoperti da Victor Guerin nel 1853 quando intraprese la sua ricercadella grande sorgente menzionata da Erodoto.

Ai giorni nostri, il Tunnel diEupalinos è riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’Unesco econsiderato un riferimento storico internazionale dell’ingegneriacivile.

Come dicevamo all’inizio, lo si trova acirca due chilometri da Pytaghorion nella zona rurale di Agiades ed ènecessario avere un mezzo proprio oppure se soggiorneretedirettamente nella cittadina a piedi. Bisogna lasciare il mezzo nelparcheggio e poi percorrere una strada sterrata per un quarto d’ora.

Una interessante attività da faredurante le vostre vacanze a Samos, per scoprire quanto gli antichierano capaci di fare non avendo le moderne attrezzature e sistemimeccanici, ma che dimostrano l’ingegno e l’intraprendenza anche intempi remoti, offrendoci siti meravigliosi come questo che nonostantetutto restano nel tempo.