La spiaggia di Mirtiotissa conosciutaanche come Myrtidiotissa, la troviamo sulla costa ovest di Corfù acirca metà dell'isola tra la spiaggia di Ermones, la spiaggia diGlyfada ed in mezzo tra il villaggio di Plekas ed il villaggio diVato.

Unica del suo tipo, possiamo definirlaquasi una spiaggia “segreta” per diversi motivi. Il primo senzadubbio è la difficoltà nel raggiungerla che scoraggia subito i menoavventurosi e secondo, le poche indicazioni stradali che permettonodi trovarla facilmente. Così facendo però ha saputo conservare ilsuo aspetto incontaminato e magico.

Considerata da molti una delle spiaggepiù belle d'Europa, si presenta con uno stretto litorale di sofficesabbia dorata con rocce e scogli sparsi qua e la, alte scogliere allespalle punteggiate da macchia mediterranea e vegetazione selvaticaattraversata da ruscelli che arrivano fino alla costa che la separanoda altri meravigliosi litorali, acque cristalline, limpide e pocofredde, un mare che sfuma dal turchese al blu scintillante daifondali che digradano piano. Una vera e propria oasi di bellezzanonché paradiso per i naturisti data la sua notevole distanza dallaciviltà moderna. Ovviamente non è attrezzata niente agi comelettini, ombrelloni o la classica taverna, qui si viene per godere diMadre Natura stendendo il proprio asciugamano ed al massimo piantandoil proprio ombrellone. Come sempre vi raccomandiamo di avere ilmassimo rispetto per questi ultimi paradisi, raccogliete l'immondiziae non lasciate nulla in giro che possa nuocere all'ambiente.

Vista l'infinità di rocce che a voltesembrano spuntare dal mare magicamente ed alle sue falesie, se sietepatiti di snorkeling non dimenticate di portarvi tutta l'attrezzaturae perdervi nella scoperta del mondo sommerso. Uno dei corsi d'acquanaturale che attraversa le scogliere e la sua vegetazione, sgorgaproprio tra le rocce e viene utilizzato come doccia dai bagnanti.

Ma oltre alla bellissima spiaggia,Mirtiotissa è conosciuta anche per il suo antico Monastero al qualenon potete esimervi di visitarlo. Costruito nel XV secolo per volontàdel monaco Daniele originario della Persia convertitosi poi alcristianesimo, la storia racconta che Daniele, una notte ebbe unavisione che gli diceva di raggiungere il monte dei Mirti nella zonachiamata Kondrakas in quanto avrebbe trovato in una grotta una pietradalla forma di colomba e di croce oltre che ad una sacra icona dellaVergine Maria. Partì quindi per la ricerca e trovata l'immaginecomincio a costruire il Monastero.

Lo troviamo a poche decine di metrisopra al mare in una zona esternamente selvaggia fatta di pini edulivi. Grandi rocce sembrano pendere minacciose sopra al Monasterodando quasi un senso di preoccupazione che però viene subitosostituita da un senso di pace e tranquillità.

E' un vero e proprio rifugio di gatti(d'altronde la Grecia è la patria di questi meravigliosi animali)che già appena dentro le mura verranno zampettando ad accogliervi.Percorrendo il lungo corridoio si arriva alla grotta e nonspaventatevi se sentirete urli strani, sono i pavoni che vivonoliberi anch'essi all'interno del complesso. Una veranda con un grandetavolo dove sedersi per una pausa, la chiesa dove al suo interno èconservata la sacra icona ed un antico frantoio utilizzato dai monaciin passato è tutto ciò che troverete oltre ad una atmosferarilassata e di beautitudine.

Ad oggi ci vive un solo monaco, padreDaniel dalle origini greche ma nato e cresciuto in Germania che nel2006 decise di trasferirsi per dare nuova vita e splendore a questostupendo luogo di culto. Il suo impegno quotidiano consiste nelcercare di restaurare l'intera struttura, arricchire la fauna dellaregione allevando animali come lepri, conigli e capre per poilasciarli liberi nella foresta e ripopolare il territorio e di farfunzionare il frantoio che risale al 1896 per permettere laproduzione del delizioso olio coinvolgendo anche i contadini localiper la realizzazione dell'oro giallo in modo