Eccoci ad uno degli ultimi paradisi terrestri della bellissima Isola di Creta, la spiaggia di Kedrodasos. La troviamo vicina ad un altro gioiello la spiaggia di Elafonissi, a circa 80 chilometri direzione sud ovest rispetto alla vivace cittadina di Chania.
Già il suo nome la dice lunga, Kedrodasos in greco significa “foresta di cedri” anche se in realtà di cedri neanche l’ombra ma in compenso circa un centinaio di acri sono ricoperti da delicati ginepri della specie juniperus oxycedrus. Sabbia finissima chiara, rocce lisce a riva, acqua trasparente e cristallina, un mare dai colori surreali che cangiano dal celeste chiaro fino al blu elettrico in tutte le sfumature con macchie quasi nere per la presenza di posidonia che naturali ed indisturbate crescono sul fondale. Il livello del mare digrada molto lentamente tanto da formare in alcuni tratti delle vere e proprie piscine naturali, ditemi voi se non può’ essere l’Eden tutto ciò?
Morbide dune che cambiano forma ogni volta che c’è un soffio di vento, alberi scolpiti dalle forze naturali delicati quasi come cristalli che durante la calura estiva seccano facendoli sembrare quasi morti quando in realtà non lo sono affatto per i quali bisogna avere una particolare attenzione e non toccarli per romperli, creano un ambiente dal sentore tropicale ricordando le spiagge magiche del Libano. Proprio per tutto questo ben di Dio, la zona è protetta, qui non ci sono strutture e mano dell’uomo, solo natura allo stato originale e che cosi’ deve rimanere per sempre. Nel caso decidiate di “avventurarvi” (e capirete solo quando leggerete come arrivare alla spiaggia di Kedrodasos) in questo giardino nascosto, ricordatevi di avere sempre il massimo rispetto non lasciando immondizia in giro, non cogliendo fiori o piante e soprattutto di non rompere gli alberi.
Inutile dirvi che se pensate di passare una giornata in questo posto dimenticato, è necessario portarsi tutto il necessario da acqua e cibo perché nel raggio di qualche chilometro c’è il nulla più’ assoluto.
Tanti vedono nella spiaggia di Kedrodasos l’altra meraviglia dell’Isola di Creta, la spiaggia di Elafonissi prima che diventasse cosi’ popolare e di conseguenza cosi’ frequentata dai turisti. Sarebbe bello tenere nascosti alcuni luoghi ma purtroppo non è possibile, prima o poi vengono scovati perciò cerchiamo di sensibilizzare il più possibile le persone nel preservare questi angoli ancora intatti per regalare alle prossime generazioni la gioia di visitare mondi incantati.
La spiaggia di Kedrodasos, è molto amata dai camperisti che riescono ad arrivarci ed anche dai naturisti. Nonostante entrambe le attività siano vietate in Grecia qualche temerario ancora resiste e si spinge fino a qui per godere di tanta bellezza in un isolamento quasi totale. Nonostante vicina ad Elafonissi quasi costantemente battuta dal vento, la spiaggia di Kedrodasos, rimane un pelino più riparata, grazie alla sua favorevole posizione ed alla sua morfologia.
Se volete restare ancora più soli, tutta la zona offre delle calette meravigliose accessibili pero’ solo ed esclusivamente a piedi. In direzione est la prima che si incontra dopo le dune è la spiaggia di Pahia Ammoutsa (spiaggia spessa) la più’ lunga. Appena pochi metri più in là all’uscita di un piccolo ruscello la spiaggia di Kambi ed appena sotto alla graziosa cappella di San Giovanni troviamo la spiaggia di Kokkino Ammoustaki (sabbia rossa spessa) con un litorale dal colore rossastro. Vi raccomandiamo di intraprendere questi sentieri solo quando c’è luce perché le strade sono facilmente confondibili in quanto il paesaggio è molto simile ovunque.
Cominciamo: direzione sud ovest verso Elafonissi. Un paio di chilometri prima di arrivare ad Elafonissi ad un bivio girate a sinistra dove percorrerete un po di strada tra serre ortofrutticole. Ad un certo punto la strada diventa sterrata ma percorribile anche con una macchina normale (fate sempre molta attenzione e guidate piano comunque). Andate sempre dritto fino a quando troverete una biforcazione, scegliere la destra fino ad arrivare ad uno spiazzo. Qui dovrete lasciare il vostro mezzo e proseguire sempre dritto a piedi per circa cinquecento metri e sarete arrivati ai tropici.
Cosa dire ancora, andateci, buttatevi in questa incredibile scoperta di uno dei pochi luoghi di delizia rimasti, e guai a voi se non la includerete nella lista delle cose da vedere a Creta.
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