L’antica città di Gortyna era una delle città stato di Creta e la troviamo nella parte sud nel comune di Agioi Deka a circa 22 chilometri dalla bellissima località di Matala nella regione di Messarà. Non lontano il Monte Ida, Monte considerato sacro in quanto secondo la leggenda crebbe il Dio Zeus.
Un importante sito archeologico citato anche da Omero come una delle città più fiorenti e fortificate dell’isola.
Diverse sono le attribuzioni sui fondatori di Gortyna, qualcuno afferma che fu fondata dagli abitanti della città di Tegea nel Peloponneso, altri agli Achei quando vennero espulsi dalla città di Amicle in Laconia. Dagli scavi condotti da Federico Halbherr un archeologo italiano del 1884 si è dimostrato che Gortyna fosse già abitata nel periodo minoico e neolitico. Il suo nome riportato anche nell’Iliade e nell’Odissea, fa dedurre la sua presenza nel periodo geometrico del VII secolo a.C. Nel III secolo a.C era una potente polis che prese il sopravvento anche sulla mitica Festo e conquistando quindi il controllo del porto di Matala. Nel 221 a.C scoppio’ una guerra civile dove da una parte si schierarono gli abitanti che volevano allearsi con Cnosso, dall’altra invece quelli che preferivano un’alleanza con Lyttos. Nel 68 a.C i romani conquistano l’isola facendo diventare così Gortyna la capitale di Creta prosperando’ ulteriormente. I romani molto democratici e tolleranti, lasciarono ai cretesi la facoltà di adorare i propri dei come Diktynna e Britomarti oltre che le venerate Iside e Serapide. Vennero edificati grandi anfiteatri, l’Odeon, due terme ed i templi di Apollo ed Iside.
Abbandonata nel VIII secolo, con l’arrivo dei Saraceni nel 864 d.C il titolo di capitale le venne tolto spostando il capoluogo a Chandax l’attuale Heraklion.
Grazie alla spedizione della Scuola di Archeologia Italiana ad Atene, sono venuti alla luce reperti dell’insediamento di ben 400 ettari del 1050 a.C . Nel sito è possibile visitare le mure di cinta dell’Acropoli e le fondamenta, tombe dell’età geometrica, l’Agorà, il teatro del II secolo d.C con due ingressi ed un’orchestra semicircolare, il tempio di Apollo Pizio, le Terme, il Santuario di Demetra e dietro al Teatro romano le famose Leggi della città di Gortyna.
Due parole vanno spese a tale proposito in quanto trattasi di uno dei più importanti codici della Grecia antica. Scolpite sulla grande iscrizione in dodici colonne, in origine era sopra ad una parete circolare in un edificio dove si incontravano i cittadini per le assemblee. Lo scritto parte da destra verso la sinistra nella prima riga ed in senso opposto nella seconda alternandosi fino alla fine. Erano un totale di 640 linee di cui 605 sono tutt’ora conservate. In dialetto dorico, parlavano di diritto civile, penale e commerciale. Molte progressiste per il periodo, trattavano anche dei diritti famigliari dove si evinceva che le donne nonostante dovevano sposare l’uomo deciso dal proprio padre, avevano diritti patrimoniali, potevano ereditare ed amministrarlo in autonomia.
Il codice venne scoperto sull’Odeon voluto dall’imperatore Traiano. Ad oggi alcune parti del codice sono al Louvre di Parigi, ed una copia restituita dal Museo Italiano di Taranto alla città di Atene, il resto nel sito.
Ed ancora il grande isolato del Pretorio l’altare dedicato a Theos Hypsistos alto tre metri e mezzo ben conservato un Dio senza nome al quale potevano rivolgersi tutti dai pagani agli ebrei ai cristiani.
Secondo la mitologia greca, la principessa fenicia Europa, venne rapita dal suo paese il Libano da un toro e costretta ad avere un rapporto sotto un platano ancora oggi visibile a Gortyna dal quale nacquero Minosse, Rhadamnthys e Sarperdone i re dei palazzi minoici di Creta. Una imponente statua raffigurante Europa seduta su un dorso di un toro fu scoperta nell’anfiteatro. Ai tempi nostri la statua è custodita nel British Museum.
Sempre secondo la leggenda, Menelao al ritorno dalla guerra di Troia perse molte delle sue navi proprio sulle coste di fronte a Gortyna quando il mare esplose in una terribile tempesta scaraventando le barche contro una barriera corallina risparmiando pero’ gli equipaggi.
Se avete un mezzo proprio basta che vi dirigete verso il centro dell’isola, tenete Matala come riferimento. Da Matala sono circa una ventina di chilometri verso l’interno.
Se non siete autonomi potete chiedere nelle varie agenzie che organizzano escursioni in base a dove alloggiate. Se siete ad Herklion o dintorni consultate questo sito che propone una bellissima gita con una notte di soggiorno ed include anche il palazzo di Festo. http://www.travel-crete.gr/
Dopo il sito, se volete potrete dirigervi verso la costa che si affaccia sul Mar Libico dove deliziose spiagge e calette nascoste potranno farvi chiudere in bellezza la giornata.
Un sito molto importante ma non poi cosi’ conosciuto e blasonato come altri ma che sicuramente vi farà coprire quanto è immensa questa isola. Da annotarselo tra le cose da vedere a Creta.
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