L’ isola di Naxos secondo la mitologia Greca, è la casa del Dio Dioniso o Bacco come viene chiamato dai Romani, la divinità del divertimento, dell’estasi e dalla passione provocata dal vino, ed uno dei motivi per cui si crede a questa leggenda è il fatto che la fertile valle all’interno dell’isola regali abbondanti raccolti del dolce nettare che si trasforma in ottimo succo conosciuto in tutta la Grecia e nel mondo.
Il mito di Dioniso comincia quando Zeus il Dio degli Dei, si innamora della principessa Semele e per conquistarla e sedurla assume sembianze umane. Quando Semele rimane incinta, il Dio le confessa la sua vera identità ed Era la gelosissima moglie di Zeus venuta a conoscenza del milionesimo tradimento del marito, anch’essa si trasforma in umana convincendo Semele a farle da nutrice una volta nato il bambino. Con l’inganno, Era fa confessare alla principessa chi è il padre del neonato e influenza Semele sul fatto che Zeus non è effettivamente quello che vuole far credere mettendo cosi’ astio e sospetto tra di loro. A quel punto Semele chiede a Zeus una prova che effettivamente è il Re degli Dei ed il Dio costretto a mostrarsi nella sua effettiva forma, si presenta come fulmine e saetta carbonizzando ed uccidendo Semele. Il piccolo Dioniso che ancora si trovava nel grembo della madre pero’ si salvo’ e Zeus che lo amava tantissimo lo prese e lo mise nella sua gamba fino alla nascita. Lo affido’ poi ad Ino sorella di Semele ma la perfida Era fece impazzire sia lei che il marito. A questo punto Zeus trasformo’ il bimbo in un capretto e lo affido’ ad Hermes ed alle ninfe che insieme a Sileno perennemente in stato di ebbrezza e con il dono della profezia, fecero crescere. Dioniso dal temperamento allegro ed intraprendente viaggio’ per molti luoghi scoprendo le coltivazioni della vite ed insegnando i segreti dell’arte del vino.
Un’altra versione mitologica, invece narra che Teseo durante il ritorno da Creta dopo aver ucciso il Minotauro grazie ad Arianna, abbandono’ la ragazza sull’isola di Naxos e Dioniso quando la vide se ne innamoro’ perdutamente facendola in seguito sua sposa e facendola diventare una Dea. Gli abitanti di Naxos cosi’ per ringraziare la benevolenza di Dioniso costruirono un grande tempio che ad oggi si trova vicino al villaggio di Glinado a circa cinque chilometri dalla capitale.
La sua costruzione risale intorno al 6° secolo a.C rispettando lo stile ionico, venne poi ricostruito nel 1° secolo a.C dai romani e nel 5° secolo d.C venne trasformato in chiesa cristiana. La sua scoperta avviene nel 1982 ma solo nel 1996 viene aperto al pubblico. E’ stato nel tempo passato un luogo di culto molto importante come dimostrano i reperti ritrovati che si possono ammirare in una piccola sala proprio di fianco. Questo è un sito estremamente prestigioso tanto da essere citato nella bibliografia internazionale archeologica e nei principali libri di architettura greca.
Meglio con un mezzo proprio e semplicemente dalla Chora, prendere la direzione verso Glinado e troverete il sito.
Il sito è molto ben curato ed il biglietto d’entrata costa circa 2€ a persona.
Un’interessante alternativa ad una giornata in spiaggia e da mettere tra le cose da vedere a Naxos.
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