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Pigadia la capitale Karpathos

Pigadia o chiamata anche semplicemente Karpathos Town, è la capitale della stupenda isola di Karpathos. La troviamo nella parte sud est della Baia di Vrontis nel porto naturale ai piedi delle colline proprio sopra all’antica città di Potideon.

Centro nevralgico ed amministrativo, è il punto di riferimento per tutti gli abitanti ed i turisti che durante il periodo estivo raggiungono questo piccolo angolo di paradiso.

Nonostante sia il capoluogo, Pigadia è una piccola cittadina mai affollata e caotica, dove tutti si conoscono e si salutano. Un susseguirsi di case dai tetti dalle tegole rossicce e balconi ornati con fiori dai mille colori, viuzze con negozietti di artigiano locale dove trovare il souvenir per la mamma, bar, caffetterie e taverne tipiche. Il suo lungomare durante l’estate viene chiuso al traffico perfetto per una passeggiata e curiosare tra i vari negozi, oppure fermarsi in un baretto per un aperitivo e finire poi nella ricerca di una taverna od un ristorantino dove appagare le papille gustative con piatti a base di pesce freschissimo, manicaretti della tradizione locale e della cucina greca.

Molte case sono in stile italiano forse per questo gli abitanti ci amano tanto, stupende costruzioni dal tocco coloniale che donano a Pigadia quell’atmosfera un po’ retro’ ma sofisticata. E’ una località molto tranquilla ed amichevole, qui non c’è nessuno stress e tutto scorre con una immensa naturalezza.

Storia di Pigadia

Fu’ abitata fino dai tempi minoici ed i contatti con l’isola di Creta svolsero un ruolo molto importante per lo sviluppo nell’età del Bronzo. Il porto principale ere Potideon l’antica città di Pigadia dimora dei coloni cretesi che le fece acquistare l’inconfondibile carattere minoico. Nel XIV secolo a.C i Micenei presero possesso e dopo il 1200 a.C gli abitanti si spostarono verso aree più protette per sfuggire alle razzie degli invasori. Nella metà del I secolo a.C i romani conquistarono l’isola che venne annessa al regno dell’imperatore Diocleziano. Nel V secolo d.C i pirati saraceni ed arabi più volte saccheggiarono Pigadia e l’intera isola di Karpathos costringendo un’altra volta la popolazione a spostarsi verso l’entroterra e sulle montagne dando vita cosi’ a nuovi villaggi che ancora oggi sono posso visitare. Tra il 1282 ed il 1306 l’isola fu governata dai genovesi Andrea e Ludovico Maresco italianizzandole il nome in Scarpanto. A seguito la dominazione veneziana, per poi arrivare a Hayreddin Barbarossa più famoso come il “Corsaro o Pirata”, che la saccheggio’ consegnandola all’impero ottomano che pero’ non mostro’ mai alcun interesse lasciandola al suo destino senza nessun tipo di intervento urbanistico ma solo utile per riscuotere tasse e tributi. Nel 1892 viene nominata capitale dell’isola ed arrivando al 1912 con l’occupazione italiana, Pigadia ricomincia a rinascere.

Cosa vedere a Pigadia

Oltre che a godersi questa atmosfera rilassata, non ci sono molte attrattive a Pigadia ma le poche sono assolutamente da visitare.

Cominciamo con il Monastero Panagia Lamiotissa. Sopra al molo in una rigogliosa foresta, si trova la chiesa dal classico stile ortodosso. Una leggenda gira intorno a Panagia Lamiotissa che racconta quando i pirati in uno dei loro attacchi all’isola, rapirono un bambino e la madre per ben 30 anni prego’ per il ritrovamento del figlio. Un giorno in un momento di devozione in una chiesetta vicina a Panagia Lamiotissa, senti’ una voce che le diceva di avvicinarsi e quando la donna la segui’, trovo’ un’icona che le fece vedere il figlio ancora in vita e non perso come si immaginava. La prima chiesa venne costruita proprio nel punto di ritrovamento del quadro prima del 1900 ed, in seguito venne riedificata come la si può visitare ai giorni nostri. Il periodo della sua celebrazione che si tiene il 7 settembre giorno della nascita della Vergine Maria e data in cui è stata ritrovata l’immagine, viene ricordata con una grande festa.

A circa 800 metri prima della chiesa si trova il “pane di pietra “ una roccia che secondo i racconti, in origine era una forma di pane. Un giorno mentre una madre portava il suo bambino verso il Monastero, per un motivo non ancora svelato, impreco’ e per punizione la Vergine trasformò la pagnotta che aveva in mano in un sasso.

Sul lato opposto con una breve passeggiata si arriva alla grande croce dalla quale si ha una vista mozzafiato sulla foresta, sul mare e su tutta la costa fino alla parte nord di Karpathos.

Il Museo Archeologico. Dotato di tre sale, il Museo Archeologico di Karpathos ospitato nell’ala ovest del palazzo Eparchiou, conserva ritrovamenti dal 4000 a.C fino al periodo bizantino. Monete, ceramiche e strumenti della vita quotidiana per farvi fare un salto nella cultura e nella storia dell’isola. Chiuso il martedi tutti gli altri giorni è aperto dalle 8.30 alle 15.30 nel periodo invernale mentre dalle 9.00 alle 14.00 nel periodo estivo. Prezzo del biglietto € 2 a persona.

Eparchiou. Un palazzo storico costruito durante la dominazione italiana che aveva la funzione di sede amministrativa. In realtà sono tre edifici a forma di P che delimitano la piazza Alexandros Papagou, il principale ha quattro piani, l’orologio e l’asta dove si innalza la bandiera, gli altri palazzi solo due livelli. Sono collegati tra di loro da archi coperti che abbracciano tutta la piazza. Nel 1997 è stato dichiarato sito storico.

Sito di Potideon. Le rovine dell’antica città di Pigadia (il suo nome all’inizio era Potideon o Posideon) si trovano appena dopo il centro. Fu’ fondata ai Micenei nel XIV secolo a.C che edificarono l’acropoli sopra ad una collina dove si sono trovate molte traccie della loro occupazione. In seguito Potideon considerato il porto principale di Karpathos venne conquistata da Fenici e Minoici fino al 1200 a.C quando, a causa delle continue incursioni venne completamente abbandonata. Con l’arrivo dei Dori nel 1000 a.C la città comincia a rifiorire e data la sua favorevole posizione geografica ed alla fortificazione dorica diventa una delle piu’ prosperose del Dodecanneso. Secondo Omero le navi di Karpathos in aiuto dei Grecia nella guerra di Troia salparono proprio da Potideon. Alcuni antichi scritti ma purtroppo senza nessuna certezza reale raccontano che nel sito esisteva anche un santuario dedicato ad Atena Lindia.

Basilica Agia Fotini. Si trova nella zona di Afoti sulla spiaggia a nord di Pigadia. Scoperta nel 1972, da accurate analisi risulta che abbia più di 1500 anni. Le rovine della basilica paleocristiana risalenti al V e VI secolo sono ancora ben conservate. Costruita sui resti di tempio antico dove le colonne di marmo dai simboli cristiani si possono ammirare, è dedicata alla martire Agia Fotini la samaritana che secondo la tradizione Greca incontrò Gesù al pozzo di Giacobbe e gli dono’ l’acqua da lei raccolta. Restaurata nel minimo dettaglio e secondo le antiche tracce, è tutt’oggi visitabile.

Le Spiagge di Pigadia

A Pigadia per i più pigroni o perché no in una giornata dove non avrete voglia di spostamenti, si trova una bellissima spiaggia, la spiaggia di Afoti. A pochi passi da centro, presenta un lungo ed ampio litorale di sabbia fine con acque pulite, trasparenti, azzurre e dai fondali che scendono dolcemente perfette per gli amanti del nuoto e per le famiglie con i bambini. E’ ben servita con lettini, ombrelloni, bar e taverne dove gustarsi un buon pasto fronte mare.

La seconda è la spiaggia di Vrontis che si trova ad nord rispetto a Pigadia appena dopo la spiaggia di Afoti. Una distesa di 4 chilometri di sabbia con un mare cristallino e digradante. E’ attrezzata con ombrelloni, lettini e tante opportunità di sport e giochi acquatici. Nei dintorni una vasta scelta tra taverne tipiche, ristoranti, strutture ricettive, bar e caffetterie. E’ perfetta per le famiglie.

La terza è la spiaggia Ammos Xenonas anche lei molto vicina al centro abitato. Un piccolo arenile di sabbia dal mare pulito e con fondali bassi, perfetto per i più i piccoli. Attrezzata con parasoli, sdraio ed una ampio assortimento di ristoranti, taverne, bar e caffetterie. Ideale se vi piace stare in spiaggia fino a tardi e perché no per un bagno notturno.

Vita notturna a Pigadia

Karpathos in realtà è un’isola veramente molto tranquilla, qui feste scatenate o locali trasgressivi non ce ne sono, la vita notturna è molto soft ed elegante. Pigadia è il centro più’ vivace dove potrete trovare localini carinissimi soprattutto sul lungomare e nella via parallela con musica dal vivo locale, dove tiare tardi ed incontrare nuove amici.

A meno che non abbiate deciso di soggiornare a Pigadia, inseritela nella lista delle cose da vedere a Karpathos sarà una piacevole gita fuori porta.

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