La chiesa di Ekatontapyliani chiamata anche Katapoliane o Madonna delle 100 porte, la troviamo al centro di Paroikia la capitale di Paros nella parte occidentale dell’isola.
Senza alcun dubbio uno dei monumenti paleocristiani piu’ importante di tutte le Isole Cicladi con un suo fascino particolare che merita sicuramente una visita se sarete per la vostra vacanza in Grecia a Paros.
Dalle linee semplici ed essenziali, inizialmente era costituita da tre navate con un tetto in legno. Ai lati delle navate tre cappelle di cui la piu’ antica e di grande importanza quella dedicata a San Nicola che si trova in fondo a sinistra, Santo molto caro ai Greci per la personalità storica e la sua missione nella lotta alle eresie ed al paganesimo. In seguito, nel periodo dell’imperatore Giustiniano, venne ampliata, coperta in muratura e fatto un nuovo tetto con l’aggiunta di una cupola incaricando per il restauro Isidoro di Mileto l’architetto che costrui’ la basilica di Santa Sofia ad Instabul e per questo motivo la chiesa di Ekatontapyliani è chiamata anche la Santa Sofia dell’Egeo. Per i restauri e gli ampliamenti fatti durante la sua storia, sono stati utilizzati marmi antichi e colonne del periodo ellenistico, mentre una parte dell’altare, un mosaico e due delle colonne sono del periodo del ginnasio romano che risale al I sec d.c, luogo dove i giovani si allenavano per le gare atletiche. Al Museo Archeologico di Paros, inoltre è esposto un bellissimo mosaico che rappresenta le fatiche di Ercole proveniente dalla chiesa di Ekatontapyliani sempre del periodo del ginnasio romano. I stupendi affreschi del battistero invece risalgono al IX-XII d.C.
In origine la Chiesa era dedicata alla dormizione di Maria (secondo la Chiesa Cattolica Maria non mori’ ma cadde in un profondo sonno prima di essere assunta in cielo). Dal XVI secolo, prese il nome di Katapoliani (in greco vicino al centro) per poi essere definitivamente battezzata come Panagia Ekatontapyliani (in greco cento porte). In realtà non si capisce il perchè dell’attribuzione di questo nome in quanto delle cento porte non c’è traccia.
Varie sono le leggende che girano intorno al motivo della sua costruzione, la prima narra che sia stata voluta da Flavia Giulia Elena la mamma dell’imperatore Costantino I che nel 326 d.c sosto’ a Paros durante la sua ricerca della Santa Croce verso Gerusalemme. Una seconda versione è legata allo scampato pericolo durante una tempesta di Flavia Giulia Elena che in Paros trova riparo e come segno di gratitudine per essere sopravvissuta volle costruire la chiesa. La figura piu’ importante legata alla chiesa è Santa Theoctiste da Lesbo che mori’ proprio qui alla fine di XI sec dopo una vita da eremita nel periodo in cui Paros era disabitata per colpa delle continui attacchi dei pirati saraceni. Nel 1733 un forte terremoto danneggio’ la chiesa ma Nikolaos Mavrogenis della famiglia di Manto Mavrogenis l’eroina di Paros che sostenne la guerra di indipendenza greca finanzio’ i restauri. L’ultimo intervento per preservare questo iconico monumento cristiano risale agli anni 60.
La visita alla Chiesa di Ekatontaplyani è gratuita, ma se volete accedere al museo ecclesiastico sotto al porticato nella parte destra dell’ingresso dove c’è l’antico battistero il costo è di 2€ a persona, andateci è una forma di aiuto per la conservazione del luogo ed una buona occasione per vedere qualcosa di storico.
Si trova al centro del villaggio di Paroikia, nascosta da un alto muro bianco ma impossibile non trovarla dato la sua imponenza.
Che siate patiti o no di luoghi di culto, spendete un po’ del vostro tempo per una visita ed inseritela nelle cose da vedere a Paros, sarà un’ottima occasione per capire e comprendere le vicende di questa bellissima isola delle Cicladi.
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