Di sicuro una delle spiagge piu’ fotografate al mondo, sulla maggior parte delle cartoline che rappresentano la Grecia c’è l’immagine di questa spettacolare spiaggia, la spiaggia del Navagio.
Chiamata anche Shipwreck o la spiaggia del Relitto, si trova sul versante nord ovest dell’isola di Zante nei pressi del villaggio di Anafonitria.
Si tratta di una piccola baia con un’arenile di piccoli sassolini bianchi, circondata da alte scogliere anch’esse di colore bianco, bagnate da un mare che sembra quasi surreale di un’azzurro intenso che contrasta fortemente con il paesaggio circostante.
Prima del naufragio della nave che si trova arenata sulla spiaggia, era nota con il nome di Agios Georgiou Stra Gremma (San Giorgio delle scogliere) in quanto sulle falesie c’è un monastero dedicato al Santo. La conformazione della costa fa presupporre che un tempo questa insenatura non esistesse in Natura ma, che si formo’ a causa di un violento terremoto che fece cedere il terreno crollando in mare creando la piccola baia. Per quanto riguarda invece il particolare colore dell’acqua dal tono che và dall’azzurro pallido al turchese, lo si attribuisce alle numerose grotte sulfuree presenti intorno alla spiaggia che sprigionano grosse quantità di zolfo quando il mare si ingrossa, mentre dove il mare è di un blu intenso lo si deve alle poseidonie.
La spiaggia del Navagio è molto recente, infatti venne alla luce soltanto il 1 ottobre del 1980, quando la nave cargo greca MX Panagiotis, salpando dalle coste turche con un carico di sigarette e liquori di contrabbando, inseguita dalla Guarda Costiera ellenica, si rifugia nella baia per evitare i controlli e perchè, nel frattempo l’irascibile Dio Poseidone decise di arrabbiarsi facendo agitare il mare e rendendo la navigazione o meglio la fuga impossibile all’equipaggio, che approfitto’ del buio della notte per nascondersi. Alla mattina pero’ al risveglio si ritrovarono arenati in una secca formatasi con la risacca e la sabbia. Ovviamente i contrabbandieri poterono solo che fuggire lasciando il prezioso carico sulla nave. Nei giorni a seguire, gli abitanti di Zante avvistarono nella acque tantissime stecche di sigarette ed in tanti con le proprie barche decisero di raccogliere ed impadronirsi del bottino. Se sia mito o realtà come per tutte le storie Greche, non lo sapremo mai, ma non importa, già la storia è bella ed avventurosa di suo.
Il relitto ad oggi è un groviglio di ferro arrugginito dove i turisti amano lasciare una dedica od un’incisione del proprio passaggio, qualcuno si azzarda anche ad entrarci ma fate sempre molta attenzione perchè ci sono parti che tagliano e piene di ruggine.
E’ abbastanza semplice, lo si puo’ fare solo ed esclusivamente via mare. Ci sono molte agenzie che organizzano l’escursione che in base al porto di partenza vanno dalle 30/40€ alle 15€ (2022). Il servizio comprende di solito solo il trasferimento dal porto alla spiaggia e viceversa. Vi raccomandiamo sempre di verificare le condizioni meteo del giorno in cui vorreste fare questa esperienza, perchè la zona del Navagio spesso soprattutto nel pomeriggio tende ad avere le acque un po’ mosse e la navigazione puo’ risultare non proprio piacevole.
Resta comunque una cosa da dire, il punto migliore per ammirare questa bellezza della Natura è sicuramente dall’alto, vuoi perchè la spiaggia è sempre affollatissima soprattutto nei periodo estivo e poi per il fatto che la visuale è sicuramente molto piu’ suggestiva. Qui’ potete arrivarci in autonomia con un motorino o con una macchina. Bisogna passare il paese di Anfonitria, girare a sinistra subito dopo il Monastero di San Giorgio e raggiungere il parcheggio dove c’è una piccola terrazza panoramica che pero’ ha una visuale solo parziale, quindi scendere dei gradini e raggiungere il balcone sospeso dove scatterete delle fotografie pazzesche. L’ideale sarebbe venirci in diverse ore del giorno perchè in base alla luce i colori cambiano e danno vita a scorsi da sogno.
Inutile dirvi di inserire nel vostro programma di viaggio durante le vostre vacanze in Grecia sull’isola di Zante la spiaggia del Navagio, se non lo farete, non ve lo perdonerete mai credetemi.
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