La particolare cittadina di Mithymna chiamata al giorno d’oggi Molyvos, la troviamo a nord dell’isola di Lesbos a circa una sessantina di chilometri dalla capitale Mitilene.
E’ il punto più vicino alla Turchia tanto che sembra possibile toccare con la mano la costa opposta che già fa parte dell’Oriente dove precisamente si trova l’antica città di Troia. La città di Molyvos è un borgo medioevale tra i più belli dell’isola ed attira durante la stagione estiva tantissimi visitatori. Costruito a forma di anfiteatro sopra ad una piccola montagna, come punto di riferimento è senza dubbio il maestoso castello sopra alla cima della scogliera rocciosa considerato il secondo più grande di Lesvos. Un paese fatto di stretti vicoli che si intersecano tra loro con tradizionali case in pietra e legno che circondano la fortezza seguendo la costa fino al porto, fontane in stile ottomano, palazzetti e dimore storiche dal sapore neoclassico, taverne tipiche, ristoranti alla moda, caffetterie dove concedersi un attimo di riposo, chiese antiche, musei e negozi con tantissime idee per un souvenir ma che escono dagli schemi dei soliti e classici ricordini, a Molyvos troverete ceramiche di alta classe, gioielli e prodotti tradizionali come le erbe aromatiche o l’olio, insomma anche in questo caso, una cittadina ricca di storia e fascino, perfetta per una rilassante vacanza in Grecia.
Per quanto riguarda il periodo arcaico, Erodoto racconta che Mithymna nel VII secolo a.C fosse già una potente città con contatti in tutto il modo greco. Ridusse in schiavitù’ la città di Arisba accrescendo notevolmente il suo territorio dandole pieno accesso alla fertile terra del Golfo di Kalloni. Secondo scritture del III secolo a.C inoltre si narra che Methymna fondo’ la città di Asso sulla opposta costa turca. Nel periodo classico invece si accende la rivalità con Mitelene tanto da schierarsi con Atene durante la rivolta del 428 a.C che termino’ con la vittoria degli Ateniesi che ridussero in schiavitù tutta l’isola tranne Mithymna. In pieno periodo Ellenistico passa sotto al dominio dei Tolomei ma nel II secolo a.C instaura legami molto stretti con Roma alla quale rimane fedele fino al momento dell’arrivo dei bizantini. Nel 1355 diventa possedimento della famiglia genovese Gattelusi fino all’arrivo degli ottomani nel 1458 che la dominarono non oltre la rivoluzione greca nel 1912.
La strada principale del paese, porta ad una bella piazza dove si trova un grande ed antico platano con intorno stupendi edifici che sono stati trasformati in musei e gallerie d’arte come l’interessante Pinacoteca comunale. E’ fatta di ciottolini e completamente ricoperta da glicini una manna dal cielo sopratutto in estate quando fa molto caldo. Proseguendo verso l’alto, si incontrano musei e gallerie d’arte fino ad arrivare alla fortezza che durante l’estate si trasforma in un luogo dove si organizzano concerti con famosi musicisti greci ed internazionali.
Il porto come per tutte le cittadine del litorale è un elemento di rilevanza fondamentale. Qui tutte le mattine si viene perché vengono scaricate cassette di pesce fresco tanto che si fa a gara per poterselo accaparrare, oppure per rilassarsi in una tranquilla caffetteria nell’attesa di decidere come impegnare la giornata. Nella piccola baia è ancora in funzione un vecchio cantiere navale in legno dove vengono riparare le barche. All’ora di pranzo o cena, solo l’imbarazzo della scelta su quale taverna o ristorante scegliere per soddisfare gli appetiti e mettere le gambe sotto al tavolo contempando l’Egeo.
Da non perdere il castello le cui origini arrivano fino ad Achille tanto che si narra fu da lui conquistato durante la guerra di Troia. La sua fondazione risale all’epoca bizantina sui resti dell’antica fortificazione dove sul colle si trovava l’acropoli dell’antica città. Ad oggi della rocca paleocristiana non rimane nulla si possono ammirare invece le rovine del periodo genovese con le imponenti mura poligonali dai giganteschi buchi. Il suo ingresso è impressionante proprio come la stupenda vista su tutto l’Egeo e la sua attuale forma a trapezio irregolare con una lato di 70 metri in pietra scolpita nella rocca basaltica la si deve alle opere di rinforzo da parte dei signori genovesi. E’ costituita da dieci torri con rispettivi bastioni due di quali collegati alla cittadella nella parte nord est, oltre che a cinque edifici interni e due parapetti. Tre erano le porte di accesso una a sud del periodo ottomano, la seconda con una androne voltato poco distante dalla prima ed la terza che costituisce l’ingresso principale risalente al XVI secolo con una importante porta di legno rivestita in metallo. Al suo interno è su più livelli. Un grande serbatoio d’acqua sotterraneo che serviva a fornire acqua potabile durante gli assedi, un edificio adibito a prigione e polveriera, mentre verso nord due fabbricati che molto probabilmente erano gli alloggi dei soldati.
Per un momento spirituale, visitate la Chiesa di Agios Panteleimon, Agia Kyriaki e Taziarches del XVIII secolo d.C, innalzate sopra alle rovine delle precedenti cattedrali bizantine circondate da curatissimi e splendidi alberi. Per un momento culturale invece andata alla Biblioteca Comunale all’interno del Municipio.
Ed ancora le sorgente termali di Eftalou a meno di tre chilometri da Molyvos. Un antico bagno comunale nei pressi della spiaggia con una piscina interna del periodo Ottomano. In questa zona l’acqua raggiunge una temperatura di 46 gradi ed è ricca di radon un naturale alleato contro tantissimi problemi legati al sistema nervoso centrale, osteoartrite ed all’apparato ostero artromuscolare. Un litorale selvaggio, con intorno rocce e sassi perfetto per gli amanti della natura, ed un fondale sassoso quindi se siete delicati portatevi delle scarpette da scoglio. Alle spalle sulla destra un provvidenziale boschetto per ripararsi da sole visto che la spiaggia non è attrezzata. Una coccola gratuita durante la vostra vacanza a Lesbos.
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