Il Monastero di Zoodochou Pigis (Fonte che dà la vita) chiamato anche Ailiotissa, lo troviamo nella stupenda isola di Samos a nord est, 400 metri sopra al livello del mare ed a cinque chilometri dal Monastero di Agia Zoni.
La sua posizione elevata sopra al monte Rabaidoni sul promontorio di Prassos nei pressi del villaggio di Kosmadei in un rigoglioso burrone ricco di cespugli, platani e pini, regala ai suoi visitatori una incantevole vista sul maestoso Mar Egeo con l’affaccio sulle antiche città di Efeso e Micali sulla opposta costa dell’Asia Minore. Il paesaggio che lo contorna è ancora nel suo stato naturale originario proprio come Madre Natura lo ha creato all’inizio dei tempi e potrete seguire un bellissimo sentiero che vi condurrà fino alla grotta di Kakoperatos dove i monaci costruirono una cappella. Andando verso sud rispetto al Monastero invece nei pressi del baratro di Panaretos potrete ammirare la cappella dedicata ad Agios Yannis.
Venne fondato nel 1756 dal monaco Doretheus che in cerca di un posto tranquillo dove placare l’anima, isolarsi e restare piu’ vicino a Dio, lo scelse per tutte le sue caratteristiche. Già in precedenza esisteva una piccola cappella dedicata a Zoodochos Pigi e Dorotheo dopo aver ricevuto il permesso dall’arcivescovo di Samos Monsignor Kallinos comincio’ con la costruzione di alcune celle da adibire ad abitazioni e per attirare altri monaci che arrivarono senza nessuna ombra di dubbio della scelta di vita. Dopo alcuni anni incominciarano con la ristrutturazione della cappella che venne completata nel 1782 come si evince dall’iscrizione che si trova sopra all’ingresso.
Dal tipico stile bizantino e seguendo le architetture dei monasteri dalla forma a quadrilatero con ali a due piani, la grande chiesa si presenta con una cupola che appoggia su quattro pilastri recuperati dall’antico tempio di Mileto in Turchia. Al suo interno degli importanti affreschi abbastanza ben conservati tra cui due parti, uno nel vestibolo con Cristo e la Vergine Maria, l’altro nel Santo Santuario. Raffinate iconostasi antiche in legno intagliato, una straordinarie pala d’altare con raffigurata la Bibbia, una suggestiva icona d’argento di Zoodochos Pigi creata nel 1973 grazie alla donazione degli abitanti del villaggio di Mytilini a Lesbos, un trono episcopale intagliato nel legno rivolto verso est ed il piedistallo con l’icona dedicata alla Grande Preghiera, sono alcuni esempi delle bellezze da apprezzare in questo Monastero.
Anche la pavimentazione in eleganti piastrelle di marmo sono una particolarità del Monastero di Zoodochou Pigis e curiosità, la sua porta è formata da piccoli pezzi di legno che rappresentano i 365 giorni dell’anno.
Il Monastero viene celebrato il primo venerdì’ dopo Pasqua dove vengono onorati antichi ed importanti riti. Negli ultimi vent’anni è stato convertito da monastero maschile a convento per suore ed ad oggi vive una confraternita di sorelle che si dedicano soprattutto alla agiografia.
In passato è stato visitato del Re Paolo di Grecia e nel 1935 dal Re belga Leopoldo II insieme alla moglie Maria Eirettis.
Curiosità: Zoodochos Pigis letteralmente Fonte della Vita fa riferimento alla fontana sacra di Gerusalemme dove la Vergine Maria facendo scorrere l’acqua lungo le sue vesti che si raccoglievano in una vasca sottostante, venendo consacrata aveva il potere di guarire i malati che si bagnavano nella fonte.
Tenendo come punto di riferimento il villaggio di Kamara, seguite la strada che va verso la montagna attraverso una meravigliosa foresta di pini marittimi e viste sulle baie di Myrtia, Lakkos e Megali Lakkos fino a che non arriverete nel pargheggio del Monastero. Ovviamente è necessario avere un mezzo proprio.
Ecco un’altra idea in alternativa al mare che vi farà conoscere questa bellissima parte di Samos.
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