Oggi vogliamo farvi scoprire una vera rarità della Grecia non ancora molto conosciuta dai viaggiatori e di una bellezza sconvolgente, stiamo parlando di Lichadonisia.
Cominciamo con il dirvi che in realtà non si tratta di una singola spiaggia ma di un gruppo di piccole isole posizionate proprio nella parte nord ovest rispetto all’Isola di Evia, una delle più’ grandi dell’Egeo e la più vicina alla terra ferma. Si trovano nel tratto di mare che unisce il Golfo di Evoikos nella sua parte settentrionale con Maliakos, proprio di fronte le zone di Kamena Vourla e Lichada da dove tutti i giorni partono le barche che in un quarto d’ora vi porteranno letteralmente in paradiso.
Il suo nome deriva dal servo di Eracle (Ercole per i romani) Lica e qui dobbiamo spendere qualche parola a riguardo della mitologia. Ercole era lo sposo di Deianira principessa di Calidone, durante il loro viaggio dopo l’esilio dalla terra natia di Deianira giunsero al fiume Evinos e per poterlo attraversare presero la barca del Centauro Nesso che porto’ per primo Eracle sulla sponda opposta ed al ritorno cerco’ di abusare di Deianira. La ragazza urlo’ fino a non avere quasi più fiato per avvisare il marito che la raggiunse ed uccise il centauro con una freccia al cuore. Sul punto di morte Nesso disse ad Deianira che se voleva avere per sempre Eracle doveva raccogliere tutto il suo sangue, mescolarlo con dell’olio di oliva ed ungere la tunica del consorte quando avesse percepito che il marito non provasse più amore per lei. Deianira innamorata follemente di Eracle il quale non disdegnava le attenzioni delle altre donne, lo fece tenendo pero’ il segreto solo per se stessa. Arrivati finalmente in Tessaglia Deianira seppe da Lica che Eracle si era innamorato di un’altra donna e che per farle visita voleva indossare la tunica per le celebrazioni. Deinaira quindi prese il sangue di Nesso e ne cosparse le vesti senza sapere pero’ che non era una pozione d’amore ma bensì’ una vendetta del centauro. Eracle indosso’ gli abiti e comincio’ a sentire la pelle bruciare ma riusci’ a togliersela in tempo. Quando Deinaria si rese conto della sua azione per disperazione si impiccò. Eracle infuriato per l’accaduto ritenne Lica responsabile di tutto e lo scaglio’ in mare per punizione e dai pezzi del suo sangue nacquero le isole di Lichadonisia.
Chiusa la parentesi mitologica, continuiamo a parlare di questo bellissimo posto che Madre Natura ha saputo donarci. Come accennavamo prima è un complesso formato da sette isole di origine vulcanica e la maggior affondo’ con il terremoto del 426 a.C. La più’ grande è Monolia e si presenta come un piccolo eden. Una ricca e verdeggiante vegetazione di ulivi e di macchia mediterranea che arriva alla riva fino alle scogliere e con un litorale di soffice sabbia bianca bagnata da un mare limpido e cristallino dal colore turchese. La spiaggia è attrezzata con lettini ed ombrelloni mentre per mangiare qualcosa è presente un piccolo beach bar. Monolia è l’unica tra tutte le isole ed isolotti che in passato aveva insediamenti umani. Ad oggi gli unici esseri viventi sono una simpatica famiglia di foche che da alcuni anni ha decido si portare la loro permanente residenza proprio in queste acque ed alcune tartarughe carretta carretta. Monolia inoltre ha un piccolo porto naturale dove è possibile se si è fortunati di poter affittare una barca privatamente, attraccare e godere di tanta bellezza. Da visitare a Monolia il relitto nella parte sud ovest.
La seconda isola per grandezza è Strongyli con i suoi folti ulivi ed un faro risalente al 1870 alto dieci metri che ogni dieci secondi emette lampeggi bianchi e rossi che aiutano la navigazione dato che la zona è abbastanza difficile da attraversare. Fino al 2001 aveva l’antica lente di Fresnel che venne poi sostituita con un obiettivo più’ moderno. La luce del faro di Strongyli è visibile per dodici miglia marine. Non è ovviamente aperto al pubblico ed è raggiungibile solo con una barca privata. Anche Strogyli ha la sua leggenda personale, il suo nome in greco significa rotondo e il mito racconta che l’isola sia la parte superiore della testa del Re Lissas ucciso da Eracle.
Le altre isole sono Mikri, Steno, Vagia, Vorias e Limani, piccoli frammenti di terra emersa, ricoperti di verde e dove il mare che le circonda è fatto di colori pazzeschi. Gli amanti dello snorkeling, in questo tratto dell’Egeo, potranno divertirsi ed ammirare una florida fauna e flora marina, quindi non dimenticatevi pinne, maschera ed una macchina fotografica subacquee per immortale i suoi simpatici abitanti.
Lichadonisia viene definita le Seychelles della Grecia e solo quanto l’avrete vista capire veramente il perché, nulla da invidiare a luoghi esotici come i Caraibi con la differenza di essere solo a poche ore di volo di distanza.
Da quelle che avrete letto avrete capito che l’unico mezzo è via mare. Potrete o noleggiarvi in autonomia una barca, oppure partecipare alle escursioni giornaliere che vengono organizzate in tutte le agenzie presenti sia sull’isola di Evia che sulla terra ferma intorno al bellissimo golfo che ospita questo mini arcipelago se cosi’ vogliamo chiamarlo.
Non perdetevi l’occasione di vedere uno dei posti più’ belli della Grecia, inseritelo tra le cose da vedere ad Evia, sarà sicuramente un’esperienza che ricorderete per sempre.
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