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Isola di Gavdos Crete

L' isola di Gavdos, in italiano Gozzo è una piccola isola conosciuta solo da pochi e dagli intenditori. Non è la classica meta turistica anche perché arrivarci è una vera e propria avventura quindi non da tutti, e fattore non meno importante serve un po' più di tempo rispetto alle canoniche vacanze estive a meno che siate tra i più' fortunati ad avere a disposizione qualche giorno in più oppure la frenata voglia di esplorare ed “accontentarvi” della classica settimana di ferie.

Si trova sulla punta più meridionale dei confini dell'Europa nel Mar Libico a circa 50 km da Chora Sfakion ed a 300 dalla Libia. Dalla forma triangolale ha più o meno una dimensione di 30 chilometri quadrati dieci in lunghezza e cinque in larghezza nel punto più ampio con la sua vetta a 345 metri sopra al livello del mare del Monte Vardia. Un luogo di straordinaria bellezza dove ancora è tutto intatto e del consumismo neanche l'ombra. Spiagge fantastiche di sabbia, remote, una luce accecante e nella parte sud alte scogliere con uno scenografico arco naturale quasi a delimitare i confini tra i due continenti. I pochi abitanti se ne contano circa 200, vivono in case in pietra sparse per l'isolotto nei piccoli villaggi dove il tempo sembra quasi essersi fermato. Si trovano alcune strutture recettive, non molte perciò meglio prenotare con largo anticipo.

Un'isola selvaggia dove la vegetazione cresce spontanea e rigogliosa e dove oltre alle spiagge, regala interessanti percorsi anche da fare a piedi volendo verso ben diciassette chiesette rurali, il castello del periodo veneziano di Kefali, il faro del 1880 dove ammirare il tramonto sarà quasi una esperienza mistica, oggi trasformato in parte in una caffetteria ed un piccolo museo, i villaggi come il principale Kastri il capoluogo o Vatsiana fatti di case ad un piano dalla forma cubica e rigorosamente bianche e tanti altri siti da visitare che scoprirete da soli.


La Storia

Abitata fino dal periodo Neolitico, Gavdos secondo Callimaco un poeta filosofo dell'età ellenistica era il luogo dove Calypso imprigiono' Ulisse nell'Odissea. Nel periodo romano purtroppo la flora dell'isola venne quasi distrutta tanto da spopolarla. Arrivarono anche i bizantini tra il 900 ed il 1000 a.C e l'isola si ripopolo'. Per finire la dominazione ottomana che duro' dal 1665 al 1895 ed anche in questo caso la popolazione diminuì drasticamente. Come testimonianza della presenza Saracena la spiaggia di Sarakiniko. Negli anni 30 divenne il luogo dove venivano esiliati i perseguitati politici fino al dopoguerra, quando Gavdos ricomincio' ad urbanizzarsi. Viene inoltre ricordata nella storia per l' Apostolo Paolo che nel suo ultimo viaggio in ritorno a Roma, una violenta tempesta fece andare fuori di rotta la nave in cui viaggiava facendola passare per Gavdos. Stessa sorte per San Giovanni l'Eremita ad altri Santi Padri del seicento. Anche i pirati sfruttarono Gavdos come rifugio e quello più importante fu' il pirata Barbarossa nel 1539.


Le Spiagge di Gavdos

Iniziamo con la spiaggia di Potamos nella parte nord ovest. Un litorare di sabbia rossiccia a circa sette chilometri dal porto di Karave, tra canyon di roccia ed un mare azzurro e limpido. Molto selvaggia e remota la si può raggiungere o via mare oppure da un sentiero abbastanza ripido e non molto facile da fare perciò se deciderete di visitarla vi raccomandiamo di indossare scarpe adatte e non infradito. Ovviamente non è attrezzata di conseguenza portatevi tutto il necessario.

Proseguiamo con la spiaggia di Agios Ioannis nella zona nord di Gavdos considerata una delle 5 spiagge più belle del mondo. Una lunga distesa di soffice sabbia circondata da una vegetazione primitiva con un mare pulito e dai fondali bassi. Molto conosciuta è amata dai naturisti ed è zona di campeggio libero. Non è attrezzata ma nelle immediate vicinanze si trova una deliziosa taverna dove mangiare qualcosa di veramente tipico. Per un momento di tregua dalla spiaggia un piccolo sito archeologico ed una casa romana da vedere. Si raggiunge attraverso un breve sentiero molto facile da fare.

Arriviamo alla spiaggia di Fetife che si trova tra la spiaggia di Sarakiniko e la spiaggia di Agios Ioannis a nord dell'isola vicino a Karediana. Piccola e tranquilla presenta un arenile di sabbia e rocce dalle forme particolari per l'erosione del vento e della salsedine con un mare dalle acque azzurro intenso. Non attrezzata ma nelle vicinanze una piccola taverna dove trovare da mangiare e da bere. Intorno alla spiaggia di Fetife gira una curiosa leggenda che parla di un saraceno Ftetis, che si innamoro' di una donna dell'isola e proprio qui consumavano i loro momenti d'amore. Quando il marito se ne accorse lo uccise. All'amante sfortunato è dedicata la spiaggia.

Ed ora la spiaggia di Pyrgos, anch'essa nella parte nord. Una piccola baia abbracciata da scogliere e dune, presenta due spiagge una di fianco all'altra con soffice sabbia ed un mare estremamente calmo, trasparente e color smeraldo. Non sono servite perciò è necessario portarsi tutto l'occorrente per la giornata. Si raggiunge sia via mare che via terra attraverso un lungo sentiero non proprio cosi' facile. Per passare da una spiaggia all'altra si passa attraverso il mare.

Eccoci alla spiaggia di Sarakiniko una delle più popolari a nord est di Gavdos a circa due chilometri dal porto. Riparata dai venti quindi perfetta per una giornata di mare, la troviamo incastonata in una piccola baia con un litorale di sabbia dorata con acque limpide e poco profonde. Di contorno un paesaggio selvaggio di dune e ginepri modellati dal vento. Si possono trovare qualche taverna, un piccolo mini market ed alcune camere per il soggiorno. Amata particolarmente dai campeggiatori, la spiaggia di Sarakiniko prende il nome dai pirati saraceni che un tempo si rifugiavano nell'insenatura. E' possibile vedere ancora l'edificio dove venivano messi gli esiliati riconoscibile dalla bandiera greca ed Europea. La spiaggia di Sarakiniko si raggiunge con l'autobus che parte da Karave oppure volendo anche con una piacevole passeggiata di mezz'ora.

Scopriamo ora la spiaggia di Tripiti a sette chilometri dal porto di Karave ad Aliki nella parte più a sud di Gavdos e d'Europa dove si trova una salina che in estate si prosciuga mentre in primavera ospita molte specie di uccelli in migrazione verso l'Africa. Una parte, la zona est è formata da sabbia e ciottoli mentre la parte ovest è di grossi sassi ed il mare in entrambi i lati è turchese e cristallino. Inconfondibili i suoi tre archi di roccia chiamati Kamarelles sull'angolo orientale dove al di sopra si trova una grande sedia per poter ammirare il paesaggio. Una curiosità sul suo nome: tripa in greco significa buco ed ecco il perchè di Tripiti. Un ambiente selvaggio dove non c'è nulla oltre che alla natura.

La spiaggia di Karave la troviamo sul lato ovest dell'omonino villaggio dove c'è il porto. Un piccolo litorale di ciottoli con acque blu trasparenti ma subito profonde. Vicino all'arenile qualche casa, una taverna, un bar ed alcune strutture ricettive. Nelle vicinanze reperti archeologici risalenti al periodo minoico. La si raggiunge con una breve passeggiata.

Passiamo alla spiaggia di Lakoudi in direzione sud ad un chilometro dal villaggio di Korfos. Tranquilla ed una delle più belle, si presenta con un litorale di ciottoli ma il mare è qualcosa di incredibile. Dal colore azzurro intenso che si trasforma in turchese dalle acque cristalline, presenta un fondale perfetto agli amanti dello snorkeling che potranno divertirsi visitando le grotte di Plystres. Bizzarre formazioni rocciose e fossili marini fanno parte dell'ambiente particolare della spiaggia. La si raggiunge od in barca oppure a piedi arrivando alla spiaggia di Tripiti, proseguendo attraverso la pineta e seguendo un piccolo ruscello. Non è servita quindi come sempre attrezzatevi di tutto.

Giungiamo alla spiaggia di Lavrakas a due chilometri ovest dalla spiaggia di Agios Ioannis nella parte settentrionale dell'isola. Soffice sabbia dorata punteggiata da qualche roccia e bagnata da acque turchesi un paradiso! Considerata una delle più remote di Gavdos, non è attrezzata e la si raggiunge solo a piedi da un sentiero in una mezz'ora. Il suo nome ha varie storie, una dice che prenda il nome dalla parola in greco lavraki che significa spigola, altri invece lo attribuisco alla parola minoica Lavrys simbolo della civiltà che consisteva in una doppia ascia. Gli archeologi confermano la seconda opzione in quanto nel bosco a sud della spiaggia sono state trovate delle tombe grotte.Tra le grotte di Lavrakas secondo la leggenda c'era la grotta della maga Calypso che tenne prigioniero Ulisse per ben sette anni.

Per ultima ma non perché meno bello la spiaggia di Stavrolimni nella parte est tra la spiaggia di Pyrgos e la spiaggia di Lavrakas. Dalle dimensioni molto ridotte si presenta con un arenile di sabbia con un mare azzurro e pulito. Si trova proprio alla fine di un ruscello che arriva dalla cappella di Agios Nikolaos e che porta argilla naturale. Ad aprile ed a maggio è frequentata per i fanghi termali. Alle sue spalle un grazioso bosco di pini e cedri.


Come raggiungere l'isola di Gavdos

Ecco questa diciamo che può essere la parte più impegnativa. Prima di tutto bisogna dire che ci si arriva solo via mare dal porto di Paleochora, di Sougia o da Sfakion. Tutto semplice se soggiornate nelle vicinanze ed avete una macchina a noleggio, un pelino più complicato se invece vi spostate con in mezzi perchè a volte gli orari non coincidono con i traghetti costringendovi a passare una o due notti nel peggiore dei casi. Da Chania è sicuramente più facile, da Heraklion un tantino più complicato, bisogna arrivare a Chania e da li cambiare un altro autobus. Di seguito vi diamo il link del servizio pubblico a Creta cosi' potrete dare un'occhiata: https://www.e-ktel.com/en/.

E' possibile comunque anche andare in escursione per un solo giorno. Molte sono le agenzie nella zona che lo propongono. Per info vi forniamo questo indirizzo giusto per avere un'ideahttps://gavdos-cruises.jimdofree.com/.

Che decidiate per una vacanza intera che solo per una escursione siamo sicuri che Gavdos supererà di molto le vostre aspettative per questo è da mettere nelle cose da vedere a Creta!

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