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I pescatori di spugne di Kalymnos

I pescatori di spugne di Kalymnos: una tradizione millenaria

La meravigliosa isola di Kalymnos nel Dodecanneso, è conosciuta per il suo profondo legame con l’Egeo e per una tradizione antica ed unica: la pesca delle spugne. I pescatori di spugne di Kalymnos hanno radici antichissime ed una storia complessa. Un mestiere che racconta di coraggio, dedizione, sacrificio ed insegnamenti tramandati da generazione in generazione. Un mondo affascinante ricco di tradizioni tutte da scoprire.

Le origini della pesca delle spugne

La pesca delle spugne ha origini molto antiche in quanto venivano usate per l’igiene personale piuttosto che per la pulizia ed in tanti casi anche come metodo di medicazione. Nel periodo romano ed ellenistico, erano una merce preziosa per la loro durata, capacità di assorbire liquidi e perchè estremamente soffici e delicate. Nel Dodecanneso, l’Egeo è ricco di biodiversità e di fondali adatti ad accogliere l’habitat per questi piccoli animali marini. Kalymnos diventò quindi uno dei principali centri per la pesca delle spugne in tutto il Mediterraneo ed i suoi pescatori riuscirono in poco tempo a diventare specializzati in questa attività apportando nuove tecniche e riconoscendo le zone più favorevoli per la raccolta.

Le tecniche tradizionali di pesca delle spugne

In principio questa professione era altamente pericolosa ed era necessario avere delle particolari capacità, un grande coraggio ed una elevata esperienza del mare. I pescatori si immergevano senza attrezzatura, spesso utilizzando solo una pietra legata con una corda per appesantirsi e scendere velocemente in profondità, trattenendo il respiro per raccogliere le spugne. Questo metodo primitivo, conosciuto come “skandalopetra,” era rischioso e limitato al tempo di apnea del pescatore. I sub scendevano fino a 30 metri di profondità, rischiando ogni volta la propria vita.

Con l’avvento della tecnologia e l’introduzione delle prime attrezzature da immersione nel XIX secolo, i pescatori iniziarono ad utilizzare scafandri di gomma e maschere di bronzo, collegati alla superficie da un tubo per l’aria. Sebbene queste attrezzature aumentassero la sicurezza, il mestiere restava comunque pericoloso, in particolare a causa della malattia da decompressione, che colpì molti pescatori. Questi rischi, tuttavia, non scoraggiarono i pescatori di Kalymnos, che continuarono a sviluppare tecniche sempre più avanzate per migliorare le immersioni e ridurre i pericoli.

Le barche e l’equipaggiamento

Le barche usate dai pescatori di spugne di Kalymnos sono una parte essenziale di questa tradizione. Le imbarcazioni, chiamate “Kaikia” o “Trechantiri,” sono piccole barche di legno, agili e manovrabili, che consentono ai pescatori di raggiungere le zone di pesca più lontane. Queste barche sono costruite artigianalmente nei cantieri navali locali, seguendo metodi tramandati di padre in figlio. Ogni dettaglio è curato con attenzione: la struttura deve essere resistente, ma al contempo leggera e facile da manovrare. Le Kaikia sono equipaggiate con reti, funi ed argani per facilitare la risalita delle spugne dal fondo marino.

L’equipaggiamento di un pescatore di spugne di Kalymnos tradizionale includeva, oltre alla skandalopetra ed alla muta, un coltello da immersione per staccare le spugne dalle rocce. Con l’uso delle moderne attrezzature, oggi si trovano a bordo anche bombole d’ossigeno e mute in neoprene, ma la tradizione ed il rispetto per il mare restano invariati.

Il valore delle spugne ed il guadagno dei pescatori

Le spugne pescate a Kalymnos hanno un valore commerciale elevato per via della loro alta qualità. Ogni spugna, infatti, può durare diversi anni senza perdere le sue proprietà, a differenza delle spugne sintetiche. Questo la rende molto richiesta per scopi di igiene personale, cosmetici e persino medici. La pesca delle spugne, quindi, rappresentava un’importante fonte di reddito per le famiglie di Kalymnos, che basavano la propria economia su questa attività.

Ogni spugna raccolta veniva pulita ed asciugata con attenzione, per poi essere venduta nei mercati locali od esportata verso altre isole e paesi. Per molti anni, il commercio delle spugne fu una delle principali fonti di sostentamento dell’isola, ed i pescatori guadagnavano un buon reddito, pur correndo grandi rischi in mare.

Il periodo d’oro della pesca delle spugne

Il periodo d’oro della pesca delle spugne a Kalymnos fu tra il XIX e l’inizio del XX secolo, quando le spugne erano molto richieste in tutta Europa ed oltre. In questo periodo, Kalymnos era il centro nevralgico del commercio di spugne, con i suoi pescatori che partivano per mesi, a volte anche per un’intera stagione, alla ricerca delle spugne più pregiate. Le navi salpavano a maggio e spesso non rientravano fino ad ottobre.

Il porto di Kalymnos divenne un centro di commercio vivace, con le spugne che venivano trattate, catalogate e spedite in tutto il Mediterraneo. Le navi salpavano in gruppi ed ogni volta era una festa per tutta la famiglia che si riuniva per salutare i cari con la consapevolezza del pericolo i quali andavano incontro.

Declino e rinascita della pesca delle spugne

Con il progredire del mondo negli anni 50 quando arrivarono sul mercato le spugne sintetiche, per le spugne naturali la richiesta cominciò a diminuire in quanto molto più costose delle altre e l’intera industria ne rimase colpita negativamente. Tanti pescatori dovettero trovare un’alternativa per poter mantenere le famiglie tralasciando cosi’ questa tradizione dalle origini radicate. Per fortuna negli ultimi anni la tendenza stà cambiando, la gente ricomincia a preferire le cose naturali e di alta qualità anche se il costo può essere superiore, finalmente si stà cominciando a capire che la natura puo’ darci tutto quello di cui abbiamo bisogno inquinando meno il nostro pianeta.

Oggi, Kalymnos sta vivendo una sorta di rinascita in questo settore, e la pesca delle spugne è diventata anche un’attrazione turistica. I visitatori possono assistere alle dimostrazioni dei pescatori locali, che mostrano le antiche tecniche di pesca, e possono acquistare spugne direttamente dai produttori, sostenendo così questa preziosa tradizione.

Perché visitare Kalymnos e conoscere i pescatori di spugne

Venire a contatto con un vero pescatore di spugne è un’esperienza molto interessante perchè riuscirete a rendervi conto di quanta cultura c’è dietro ma soprattutto riuscirete a capire quanto è forte il legame dei Kalymniani con il mare. Non si tratta solo di un lavoro, ma di una vera e propria identità culturale che viene tramandata con orgoglio. Durante una visita a Kalymnos, avrete l’opportunità di visitare il Museo della Pesca delle Spugne, dove sono esposti strumenti, fotografie storiche e racconti di vita dei pescatori.

Inoltre, passeggiando per il porto dell’isola, si possono ancora vedere le tradizionali Kaikia attraccate, ed alcuni pescatori saranno felici di raccontare storie di mare e di spugne. Se siete fortunati, potrete anche assistere alla lavorazione delle spugne, un processo che richiede abilità e pazienza, ma che è fondamentale per renderle pronte alla vendita.

La pesca delle spugne a Kalymnos non è solo un mestiere, ma una storia di sacrificio, di legame con il mare e di una comunità che, nonostante i cambiamenti, continua a mantenere viva una tradizione unica. Se vi trovate a Kalymnos, prendetevi il tempo per conoscere da vicino questi uomini e la loro storia. Non solo scoprirete una professione affascinante ed antica, ma porterete con voi un pezzo della vera essenza di questa splendida isola.

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