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Grotte di Petralona Penisola Calcidica

Le famose ed importantissime Grotte di Petralona, chiamate anche le grotte di pietre rosse, sono una formazione carsica e si trovano sul monte Katsiska a trecento metri sul livello del mare, circa un chilometro dal villaggio di Petralona che dista solo trentacinque chilometri dall’affascinante Salonicco.

La grotta venne scoperta nel 1959 per caso da un pastore locale Filippos Chatzaridis che nel tentativo di cercare una sorgente d’acqua scorse una fenditura ai piedi del monte Katsika. In seguito si avventurarono nella cavità due uomini e quando risalirono descrissero un ambiente meraviglioso fatto di camere e corridoi e formazioni di stalattiti e stalagmiti di rara bellezza che incuriosì gli studiosi immediatamente.

Nello stesso anno lo speleologo greco Ioannis Petrocheilos si cala nella grotta trovando numerose ossa di animali ricoperti da corallo di grotta, strumenti in bauxite, calcare e quarzo che dimostrano l’evoluzione del tempo ed il fatto che la caverna fosse stata occupata per un lungo periodo. Nel 1960 Aris Pulianos intraprende una ricerca archeologica ed antropologica ed il 16 settembre, riporta alla luce i resti umani più antichi d’Europa. Un cranio chiamato il “Teschio di Petralona” perfettamente conservato che dalle analisi con il metodo della termoluminescenza viene datato ad oltre 700.000 anni prima e collocato nel senso temporale tra l’Homo Erectus e l’Homo di Neanderthal. Il reperto venne trovato nell’undicesimo strato della grotta formatosi durante una glaciazione. Oltre al cranio vennero rinvenute anche tracce di un focolare dimostrando cosi’ il fatto a dirla tutto molto sorprendentemente agli esperti che l’uso del fuoco era già utilizzato da popoli molto più antichi di quanto si potesse immaginare.

Negli anni attraverso il duro e costante lavoro degli archeologi, si è definita la vastità dell’area che è di 10.400 metri quadrati composta da corridoi lunghi anche due chilometri con una temperatura costante di diciassette gradi e formazioni rocciose a forma di cactus, stagni di acqua e speleo temi dalle forme più’ bizzarre che il tempo e la natura hanno modellato.

La Grotta di Petralona, viene chiamata Pietra Rossa per il colore della terra e per i depositi di bauxite che le donano questa tonalità. La sua datazione è nel periodo mesozoico giurassico ed i suoi sedimenti sono separati da differenti livelli stratigrafici.

Nella sala chiamata il “cimitero dei giganti” furono trovati i resti di carnivori come orsi, leoni, lupi, cervi, roditori e pantere oltre agli scheletri di circa venticinque specie diversi di uccelli e sedici di roditori, ed ancora fossili di pesci anfibi, rettili e mammiferi di tutte le grandezze. La ricchezza degli organismi è considerata una delle collezioni più’ ricche di tutta Europa.

Nel 1974 è stato scavato un tunnel per permettere ai visitatori di avventurarsi nella preistoria lungo cento metri che parte dall’ingresso naturale della grotta con ad entrambi i lati vetrine che contengono antichi suppellettili, ossa e denti di animali.

Il Museo Antropologico di Petralona, aperto nel 1979 racchiude una moltitudine di oggetti ritrovati nella grotta e potrete ammirare anche la replica del mausoleo Archanthropus che è la sezione di grotta dove è stato trovato il famoso teschio.

Come arrivare alle Grotte di Petralona

Se arrivate da Salonicco basta prendere la superstrada che porta a Kallikrateia, dopo 44 km girare a destra ed in dieci minuti si arriva a Petralona.

Se siete appassionati di storia è di sicuro un luogo imperdibile e da inserire nelle cose da fare nella Penisola Calcidica.

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