Amorgos si trova nel mezzo tral’Arcipelago delle Cicladi e l’Arcipelago del Dodecanneso, stessanazione ma con particolarità decisamente molto diverse ma questo èun altro discorso…
Con la sua parte a sud ovest di altescogliere fino a nord, è ricca di luoghi antichi oltre che a due meravigliose isole satelliti disabitate Gramvousa e Nikouria. AdAmorgos ancora si vive principalmente di pesca ed agricoltura ed aisuoi visitatori offre tante cose da vedere in alternativa ad unatranquilla ed oziosa giornata di mare.
Amorgos ha origini molto antiche tantoche dai ritrovamenti archeologici si pensa fosse stata già abitatanel quarto millennio a.C ancora prima dei Cretesi, dove Minosse Re di Creta innamoratosi dell’isola decise di far costruire la suaresidenza estiva.
Ecco cosa potreste fare durante lavostra vacanza ad Amorgos per entrare più’ a fondo nella sua anima econoscere i suoi segreti.
Un’idea potrebbe essere un bel tour tra i suoi villaggi dove scoprire angoli nascosti e dal saporetipicamente greco. Iniziamo con il capoluogo la Chora che si trovanel centro di Amorgos sul versante est. Risalente al medioevo di cuiconserva ancora la tipica architettura fatta di dedali labirintici alfine di confondere i predoni, è avvolta da un alone magico emisterioso. Sulla collina ancora come sentinelle i suoi mulini dove èpossibile ammirare un fantastico panorama, case imbiancate a calcebianca, una piazza principale Plateia Loza circondata da caffèprotetti da anziani eucalipti, negozi di artigianato e taverne doveprovare gusti nuovi. Un tipico villaggio greco, di giorno vivo ebrillante, di sera soffuso e tranquillo.
Spostandosi verso Katapola il portoprincipale di Amorgos l’atmosfera un po’ cambia. Negli ultimi anni hasubito un grande sviluppo diventando cosi’ una delle mete preferitedei viaggiatori grazie alle sue molteplici comodità. Lo stile èsempre lo stesso tipicamente delle Cicladi con abitazioni basse estradine strette dove ad ogni angolo si trova una sorpresa. Divisa intre insediamenti Rachidi, Katapola e Xilokratidi è una localitàmolto vivace dove passare serate tra i suoi ristorantini per poichiudere in bellezza in qualche localino con il bicchiere dellastaffa. Una cosa molto bella di Katapola è il fatto che il lungomarevenga chiuso al traffico e quindi accessibile solo a piedi tutti igiorni dalle 20 alle 2 di notte permettendo cosi’ ai turisti digodersi il tratto in totale sicurezza e senza patemi per unparcheggio. Da non perdere la chieda Panagia Katapoliani, edificataal di sopra di una basilica precristiana proprio accanto al tempio diApollo ed alcune cappelle del periodo bizantino.
Il terzo villaggio di Amorgos èAegiali che lo troviamo a nord sulla costa ovest. E’ il più’importante della parte settentrionale dell’isola ed anch’esso ha unporto dal quale partono diversi collegamenti con le altre isole.Sicuramente la zona preferita per chi vuole una vacanza a base di mare e spiagge. Un bellissimo golfo ai piedi di una montagna sopraalla quale svettano vecchi mulini a vento una volta utilizzati perprodurre farina. Dedali stretti, case bianche con coloratissimi fioriche spezzano il total white, taverne dove assaporare dell’ottimopesce fresco e locali dove trascorrere un’allegra serata. Se ungiorno non avete voglia di prendere la macchina e rilassarvi inspiaggia, Aegiali ha il suo litorale cittadino fatto di morbidasabbia, acque trasparenti ed azzurre con qualche albero di tamericidove rifugiarsi quando il sole picchia. Se invece avete voglia di unapasseggiata in soli cinque minuti potrete arrivare alla spiaggia di Levrossos dalla quale si gode di un panorama stupendo. Sempre a piedisi puo’ raggiungere anche il piccolo Monastero di Agios Theologosrisalente al VII secolo costruito sopra ad un antico tempio in onoredi San Giovanni Evangelista e proseguendo ancora un pezzetto sigiunge alla chiesetta di Stavros, una piccola cappella dove asettembre viene organizzato un famoso festival al quale viene servitouno dei piatti tipici di Amorgos il “patato amorgiano” unostufato di capra con le patate.
Arriviamo quindi al villaggio diLangada situato proprio a lato del canyon di Arakos tra le vette più’alte di Krikellos. Un borgo montano dove il silenzio fa quasi paura eviene disturbato solo dal canto delle cicale e dai versi di qualcheasinello. Un sali e scendi continuo con un atmosfera ancora intattadove le tradizioni sono ancora fortemente presenti nella vita deisuoi abitanti.
Passiamo al borgo di Potamos a circa unchilometro da Aegiali sul fianco della montagna in cima ad unpromontorio dalla vista totale sulla baia e l’intero arcipelago dovepotrete restare senza parole davanti ad uno spettacolare tramonto.Casette dalle finestre blu, strade pavimentate in pietra, vicolettiche spuntano magicamente e qualche tradizionale taverna niente dipiù’ ma che vi incanterà di sicuro. Il modo migliore per visitarloè a piedi partendo dal Monastero di Hozioviotissa attraverso unsentiero che vi farà apprezzare le meraviglie di Madre Natura.
Infine il villaggio di Tholaria il più’a nord di tutta Amorgos. Un borgo genuino ed autentico con la suapiazzetta, le case adornate da fiori dalle mille cromie esonnecchianti caffetterie dove fare una pausa e magari unachiacchierata con qualche locale che sarà ben felice di raccontavistorie fantastiche sulla sua isola. La zona è conosciuta per le suefave e le lenticchie gialle a tutt’oggi coltivate con procedimentiantichi, un vero peccato non provarle! Seavete voglia di un po di archeologia, non lontano si trova Vigla,l’antica acropoli di Aegiali datata X secolo a.C. Se nel mese diluglio sarete ad Amorgos non perdetevi la grande festa della chiesadi Agioi Anrgyroi.
Se vi sentite unpo’ Indiana Jones, non dimenticatevi una visita al sito di Minoa. Losi trova sopra al porto di Katapola sulle colline di Moundoulia. Inpassato fu uno dei centri più’ importanti di Amorgos dalla fervidaattività umana. Nasce come residenza estiva di Minosse ma sitrasforma nel tempo spostandosi più’ a sud per proteggersi dai venticon maestosi edifici ellenistici ancora presenti ad oggi. Il suoculmine arriva nel IV secolo a.C quando diventa ancora più’ grandementre nel periodo romano perde un po la sua importanza in quantoviene preferita la zona del porto per gli scambi commerciali con laconseguenza del suo abbandono.
Un must to do ad Amorgos è sicuramente ilgrande Monastero di Hozoviotissa. Si trova a due chilometri dallaChora ed è costruito tra le rocce di una montagna a strapiombosull’Egeo. Imbiancata a calce quasi accecante, la si nota ancora dipiù’ in quanto il rilievo che la ospita è di pietra rossa e lasensazione quando la vedrete è quella di essere come sospesa tracielo e mare.
Risalente al 1088 e voluta dall’imperatorebizantino Alessio I Comenon per raggiungere l’entrata bisogna farepiù’ di trecento scalini. Attorno al Monastero di Hozoviotissagirano diverse leggende, una narra che dei monaci sbarcarono ad Amorgos con un’icona della Madonna messain salvo da una nobildonna di Gerico per evitarche venisse distruttadurante la guerra delle Icone. Una seconda invece parla del suoarrivo da Cipro dove giunta ad Amorgos spezzata in due vennerecuperata e riparata dai monaci del monastero. Una terza raccontache fin dal primo giorno di inizio lavori ogni notte quanto costruitoper incanto si distruggeva da solo fino a quando il capomastrorivolgendosi alla Madonna gli chiese dove avrebbe dovuto erigerel’eremo. Il giorno seguente venne trovato un chiodo nella roccia eproprio da quel punto si ricomincio’ a costruire quello che ancora adoggi è considerato un monastero di grande importanza religiosa. E’tutto in pietra, calce e prezioso legno di ginepro con un intrigo diarchi bizantini e veneziani, cantine, celle ed una piccola chiesadove in una vetrina viene conservata l’icona miracolosa della Vergineche potrete ammirare per tutto l’anno tranne che nel periodo diPasqua quando viene portata in processione tra i villaggi di Amorgos.Il terrazzino è il punto panoramico più’ bello dove si scorge nellasua immensa bellezza e maestosità il Mar Egeo con il suo colore bluinconfondibile e segno identificativo dell’isola.
Gramouvsa e Nikouria sono due escursioni danon perdere. Gramvousa la si trova nella parte sud di Amorgos neipressi della spiaggia di Kalotaritissa una delle piu’ gettonatesull’isola. Un piccolo isolotto dove i pirati si nascondevano nellasua baia protetta dai venti dal paesaggio selvaggio ed inospitale. Ilsuo abbandono totale non risale a tanto tempo fa, difatti la presenzaumana si è spostata da poco attratta dalle comodità moderne etralasciando la dura vita fatta di pesca ed agricoltura lasciandodisabitata l’isola. Ai tempi moderni, si anima solo con le escursionigiornaliere che partono dalla spiaggia di Kaloritissa per raggiungeredue bellissimi spiagge dove gli amanti dello snorkeling potrannodivertirsi un sacco alla ricerca della ricca fauna e flora marina.
Nikouria la troviamo invece nella baia diAegiali di fronte alla spiaggia di Agios Pavlos. La sua importanza èsopratutto storica perchè dai reperti archeologici si evince cheproprio qui esistesse la zecca delle tre antiche città dell’isolaMinoa, Arkesini e Tholaria. Fino al XIX secolo fungeva da lebbrosarioed ad oggi si possono vedere le rovine degli alloggi dove venivacurati i malati dai monaci. Attulmente è disabitata solo qualcheallegra capretta vive in questo piccolo pezzo di terra emersa. E’lunga cinque chilometri con una vetta il Monte Chalara raggiungibiledalle spiagge dove la vista su tutta Amorgos lascia senza parole. Unluogo abbastanza inospitale dove nella parte ovest si trovano soloripide rocce mentre ad est è piu’ verdeggiante ed agibile. Anch’essasi raggiunge solo via mare da Agios Pavlos con barche che ognimezz’ora fanno avanti ed indietro. Non perdetevi le sue tre spiaggedi soffice sabbia con un mare cristallino e diciamolo anche untantino freddo, ma solo i colori delle acque e l’ambientespettacolare saranno un buon motivo per un bagnetto.
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