Il Castello di Assos si trova nell’omonimo villaggio nella parte nord est dell’isola di Cefalonia. Insieme alla fortezza di Agios Georgios, rappresenta l’architettura militare dell’isola.
Voluto e costruito durante il periodo della dominazione veneziana nel XVI secolo precisamente nel 1584, la sua posizione proprio sopra alla collina rocciosa ad una altezza di 170 metri, occupa l’intera penisola che si tuffa nello splendido mar Ionio. Il motivo della sua edificazione era per poter avere maggiore controllo e protezione sull’isola dalle incursioni dei pirati e dagli invasori, in quanto solo il castello di Agios Georgios non la poteva garantire su tutto il territorio.
Aveva due vie di accesso, quella principale con un ingresso ad arco collegata alla costa da una stretto lembo di terra, l’altra più piccola invece raggiungibile a sud solo via mare. Affacciato sulla baia di Kyriaki con la penisola di Paliki a nord ovest, si espande per 44.000 metri quadrati protetto da un possente muro lungo due chilometri con bastioni, era una vera e propria cittadella fortificata che divenne la capitale settentrionale di Cefalonia.
I lavori di edificazione erano sotto la supervisione di Ambrosius Cornelius e l’architetto era il veneziano Marco Gentilini che al termine dei lavori decise di trasferirsi definitamente a Cefalonia tanto è vero che il suo nome è indicato nel Libro D’Oro delle famiglie nobili dell’isola. Ai giorni nostri gli eredi sono i proprietari della cantina Winery uno dei maggiori produttori vinicoli di Cefalonia. Nel 1684 la repubblica della Serenissima, sottrae ai turchi l’isola di Lefkada perciò la fortezza di Assos comincia a perdere d’importanza e con il proseguire degli anni, anche il pericolo dei pirati viene a meno facendola diventare sempre meno necessaria a livello strategico tanto è che la capitale viene portata definitivamente ad Argostoli.
Assos tuttavia rimane fino alla caduta della Repubblica Veneziana sede del governatore veneziano. Nel 1822 si trasferiscono da Suli una provincia dell’Epiro sulla terraferma circa duemila persone che ridarono vita alla roccaforte. Ai primi del novecento viene trasformata in prigione per i prigionieri politici che si occupavano come punizione dei prosperosi vigneti. Il tremendo terremoto del 1953 provoco’ ingenti danni nella zona e la maggior parte degli abitanti lasciò il castello tranne sei persone che ci restano fino il 1963.
Adesso è possibile visitare quello che rimane di questo importante avamposto tramite un sentiero lastricato che arriva fino all’entrata principale ad arco dove si può osservare lo stemma del leone di San Marco ed, ammirare le rovine della piccola chiesa dedicata a San Marco, la casa del governatore, le rovine della casa della famiglia Gentilini e la cappella abbandonata ormai del Profeta Elia del 1888 sorta sopra ad una precedente chiesa risalente al 1500. Vista la sua posizione, il castello regala un panorama da lasciare senza fiato che domina su tutto il mare fino alla baia di Myrtos.
Da qualsiasi parte siate sull’isola dovete comunque andare a nord est e trovare il villaggio di Assos che tra l’altro è uno dei più belli e pittoreschi dell’isola. Se non avete un mezzo proprio, da Argostoli ci sono dei bus che in circa 1 ora e mezza la collegano ad Assos. Vi raccomandiamo di consultare sempre le tabelle orarie per evitare brutte sorprese.
Una parte identificativa da visitare ed includere nella lista delle cose da fare a Cefalonia per approfittare di vedere un importante pezzo di storia ed un gioiellino come il villaggio di Assos.
Contattaci
Compila il form e ti ricontatteremo quanto prima con un preventivo gratuito