L’antica città di Eritrea rientra anche lei nelle cose da fare e vedere ad Evia nel modo più assoluto. Qui la storia ha un peso come un macigno e per gli amanti di archeologia sarà di sicuro un’esperienza entusiasmante.
La troviamo a sud ovest dell’isola dove oggi sorge la nuova città di Eretria diventata ormai un centro turistico molto richiesto per il suo famoso sito archeologico e per la bellezza del territorio fatto di spiagge bagnate da un mare cristallino e natura ancora incontaminata.
Eretria un tempo era una gloriosa città Stato, una potenza marittima, commerciale ed agricola che si espanse creando colonie anche in Italia ed era conosciuta in tutta la Grecia antica. Fu insieme ad Atene guidare la rivolta ionica inviando una grande armata per sostenere le città della Ionia (Mileto, Miunte e Priene in Caria, Efeso, Colofone, Lebedo, Teo, Clazomene, Focea ed Eritre in Lidia e le isole di Samos e Chio) nel tentativo di rovesciare il dominio persiano. In tale frangente, i greci conquistarono e bruciarono completamente Sardi ma dovettero ritirasi per le abbondanti perdite dopo la battaglia di Lade dove ebbero la peggio. Il Re persiano Dario davanti a tale affronto giurò vendetta contro Atene ed Eretria. Fu cosi’ che nel 490 a.C iniziò a soggiogare la Grecia con una flotta guidata da Datis ed Artaphernes che cominciarono conquistando le Isole Cicladi per raggiungere a metà estate l’isola di Eubea e mettendo sotto assedio la città di Eretria. L’accerchiamento durò 6 giorni prima che alcuni nobili eritriani tradissero il loro popolo dando in pasto la città ai persiani che la saccheggiarono e deportarono la popolazione nei villaggi di Ardericca e Susiana vicino a Persepolis la capitale della Persia. Dopo Eretria i persiani salparono per Atene ma come la storia insegna a Maratona vennero sconfitti. Distrutta due volte in seguito nuovamente dai Persiani e poi dai Romani, venne abbandonata fino al 1827 quando i profughi dell’isola di Psara si stabilirono ripopolando la zona.
Il sito archeologico della vecchia città di Eretria, purtroppo non conserva più tanti reperti, la maggior parte o meglio quelli più importanti sono stati portati nel Museo Archeologico. Lì si possono trovare statue di centauri in terracotta del X secolo a.C, leoni scolpiti, urne, lanterne, tombe ed antichi vasellami. Nel museo della capitale Calcide invece sono esposti due Kouroi (li trovate anche sull’isola di Naxos) considerati come i pezzi più importanti dell’epoca antica. Nel sito sono visibili i resti delle abitazioni ed i muri in pietra di grandi dimensioni tagliati precisamente tanto da chiedersi come abbiano fatto visto i mezzi di un tempo. Nel teatro antico risalente al V secolo a.C sopra una collina artificiale sostenuto da muri di sostegno invece, si trova una tomba risalente al periodo macedone (VIII – II secolo a.C) chiamata “Tomba di Erote”e poche rovine del tempio dedicato ad Apollo Daphenophoros. Ed ancora quattro templi, i bagni, una palestra ed una casa con degli splendidi mosaici.
Diciamo che questo tipo di esperienza va bene solo per chi veramente ama la storia e l’archeologia ma fa sempre bene comunque arricchire le proprie conoscenze e vedere con i propri occhi queste meraviglie che il mondo antico ci ha donato.
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