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Anifrite Dea del mare Grecia

Quasi sempre sentiamo parlare di Poseidone dio del Mare nonché fratello del grande Zeus, quasi mai si menziona della sua bellissima sposa Anifitre l’unica e sovrana regina del Mare nonché proprietaria del Mar Mediterraneo.

Anifrite che significa “la terza che circonda il mare” in quanto gli antichi greci credevano che il mondo fosse circondato da un dio fiume chiamato Oceano, è una delle 50 ninfe (Nereide) figlia del Dio Nereo detto “il vecchio del mare” e di Doride figlia del Titano Oceano. Nymfe in greco significa “giovane fanciulla” e tutte le Nereide erano ragazze bellissime che amavano vivere in mezzo alla natura e rappresentavano la forza vitale.

Sempre elegante in lunghe tuniche, flessuose alcune dalla vita molto lunga, alcune immortali erano considerate semi divinità e si distinguono a secondo del luogo in cui vivevano. Giusto per averne una panoramica più ampia, possiamo identificarle in: Nereide le Ninfe del mare, le Potamidi Ninfe dei fiumi, le Napee Ninfe dei boschi, le Naidi Ninfe delle acque sorgive, le Oradi Ninfe dei monti e delle grotte, le Limniadi Ninfe dei laghi, le Amadriadi Ninfe degli alberi, le Driadi Ninfe delle foreste, le Ladi e le Pleiadi Ninfe delle stelle, praticamente tutto ciò che Madre Natura ha regalato agli esseri viventi.

Amavano la musica e la danza ed erano adorate nel mondo greco proprio come delle Dee ma solo con offerte sempre rigorosamente in forma privata non con celebrazioni, a base di ghirlande di fiori, latte, miele ed olio il tutto comunque per poter avere la loro benevolenza.

Le Nereidi insieme ai genitori Nereo e Doride, vivevano nel profondo del mare in grotte ricoperte di oro ed amavano giocare con le onde, venendo in superficie cavalcando animali marini solo per aiutare i marinari in difficoltà.

La leggenda racconta che un giorno la bella Anifrite danzava con le sorelle presso l’isola di Naxos e Poseidone passando di li’ la vide e se ne innamoro’ immediatamente per la sua delicata bellezza superiore a quella delle sorelle e la grazia delle sue movenze. Senza indugi le si avvicino’ chiedendola in sposa, ma Anifrite per natura molto timida e riservata si spavento’ gettandosi negli abissi e nuotando fio ai confini occidentali del mondo dove si trovava Atlante che sorreggeva la volta celeste per nascondersi. Poseidone di fronte al rifiuto divento’ ancora più pazzo d’amore per lei e scateno’ tutte le creature marine per ritrovarla tra cui il Dio Delphinius che riuscì a scovarla e con eloquenti parole a convincerla ad accettare la proposta del Dio del Mare sottolineando che dalla loro unione lei avrebbe sicuramente avuto dei grandissimi benefici. Anifrite diede ascolto a Delphinius e tornò da Poseidone che la fece sua sposa e regina consorte del Mare.

Dalla loro unione nacquero tre figli, Tritone che con il corno della conchiglia suo inseparabile strumento suonava per calmare le tempeste nonché per annunciare l’arrivo del padre. Lo si ricorda sopratutto per aver aiutato Giasone e gli Argonauti a trovare la giusta rotta per tornare a casa. La sua forma è metà umana nella parte superiore ed a forma di pesce nella parte inferiore con la pelle di colore verde una sorta di “sirenetto”. La seconda figlia era Rhode della quale Helios si innamoro’ e gli regalo’ l’attuale isola di Rodi, e per finire Bentesicima la Dea delle onde.

Anifrite la troviamo anche della storia di Teseo quando Minosse Re di Creta chiese al ragazzo di dimostrare effettivamente il suo eroismo e che fosse in realtà figlio di Poseidone. Minosse getto’ un anello in mare chiedendo a Teseo di ritrovarlo e riportarglielo. Le creature marine devote ad Anifrite ed al Dio Poseidone lo fecero per lui e la Regina del Mare lo ospito’ nel suo palazzo sottomarino dove gli regalo’ una corona d’oro che Teseo diede ad Arianna figlia di Minosse come dono di nozze.

Un’altra curiosa leggenda invece è legata ad Anifitre, quella della ninfa Scilla. Poseidone come il fratello Zeus era molto sensibile al fascino femminile e durante la sua vita tradì ripetutamente la moglie generando una miriade di figli ed alimentando la gelosia della sua sposa. Un giorno la bellissima Ninfa Scilla figlia di Ecate e di Forcis fece perdere la testa a Poseidone che la voleva assolutamente. Anfitrite chiese consiglio a Circa una maga (figlia di Helios) su come poter sconfiggere la rivale. Circa le diede un intruglio di erbe magiche che dovevano essere sciolte nelle acque dove la bella Scilla solitamente era solita fare il bagno precisamente tra la costa della Calabria e lo stretto di Messina. Appena la Ninfa si immerse, venne trasformata in un terribile mostro con dodici piedi e sei lunghi colli con teste dalla cui bocca uscivano suoni terrificanti. Da quel momento Scilla si nascoste in una caverna della costa calabrese proprio di fronte alla costa siciliana dove si trovava un altro mostro Cariddi figlia di Gea e Poseidone rendendo cosi’ lo stretto un vero e proprio incubo per i marinai che dovevano evitare di finire del vortice creato da Cariddi e conseguente pasto per Scilla.

Anifrite viene spesso raffigurata a fianco del marito il Dio Poseidone sopra ad un cocchio trainato da tritoni e creature marine reali ed immaginarie.

Una Dea poco conosciuta ma che racchiude un grande potere e degna di essere ricordata per la sua grandezza e per il suo amore verso il Mare un dono che dovremmo rispettare e salvaguardare incondizionatamente.

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