Tinos

I Villaggi di Tinos

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La poco conosciuta Isola di Tinos, รจ una vera e propria perla per gli appassionati della natura, dell'escursionismo e che ama scoprire il territorio con tutte le sue sfaccettature. Sentieri che passano tra campi coltivati o brulli dove una profumata macchia mediterranea cresce come al tempo dei tempi, piccoli borghi pittoreschi e le tradizionali colombaie uno dei simboli identificativi di Tinos, importate molto probabilmente durante il periodo di dominio Veneziano ancora ad oggi usate per proteggere e consentire agli uccelli di nidificare in sicurezza.

Un'attivitร  senza dubbio alternativa ad una oziosa giornata di mare รจ diventare dei very discovery e girare l'isola in lungo ed in largo fermandosi nei paesini montani per scoprire i segreti e curiositร . Diciamo che l'isola di Tinos si presta benissimo a questa divertente ed interessante avventura grazie ai suoi meravigliosi borghi ricchi di storia e paesaggi da lasciare senza fiato. I villaggi di Tinos sono considerati tra i piรน belli delle Isole Cicladi dove ritemprare lo spirito e stimolare la mente oltre che a deliziare la vista ed anche il palato.

Ecco una piccola traccia su quelli da non perdere nel modo piรน assoluto! Cominciamo con il paesino di Pyrgos che in greco significa โ€œLa Torreโ€. Lo troviamo a nord dell'isola ed รจ proclamato come il migliore per quanto riguarda la stupefacente vista che regala. Il suo nome lo si deve alla torre veneziana del XVI secolo edificata per difendere la regione data la sua posizione che permette di avere una visuale che spazia su tutto l'Egeo. Tra il XVIII ed il XIX secolo, ha il suo maggiore sviluppo nell'industria della navigazione e l'estrazione del marmo, tanto che la sua roccia metamorfica dai particolari colori bianco e soprattutto verde venne esportata in tutto il mondo per realizzare opere di immensa bellezza. Molti artisti sono nativi dell'isola come lo scultore D. Fillipotis, od il pittore Nikiforos Lytras tanto da avere ad oggi un importante centro artistico con laboratori, gallerie e Scuole di Belli Arti oltre che una tradizione per la lavorazione del marmo. Da visitare il Museo della Lavorazione del marmo dove si percorre l'evoluzione della trasformazione del materiale dall'antichitร  fino ai tempi moderni. Ed ancora la casa di Giannoulis Halepas una figura di spicco nella scultura trasformata in una sorta di Museo, e per finire il Museo degli Artisti di Panormos dove sono conservate opere di artisti dell'isola. Possiamo dire che passeggiando tra le vie di Pyrgos, l'arte si respira a pieni polmoni grazie alla sua architettura ed alle opere. La piazza principale completamente rivestita di marmo con un vecchio platano al centro ed una immancabile fontana sono l'ombelico di questo meraviglioso borgo. Ovviamente non mancano piccoli caffรจ taverne tipiche e negozi per un ricordo speciale. Da visitare anche i templi di Agios Nikolaos ed Agios Dimitrios con preziose decorazioni, la chiesa del Salvatore e i monasteri di Kyra Xeni e Kato Monastiri dove si possono osservare tombe di epoca micenea e dell'epoca geometrica.

Passiamo al villaggio di Volax una magia di Madre Natura. Lo troviamo a sud di Tinos in un altopiano dove sono sparsi giganteschi massi di granito. La mitologia racconta che le pietre sono i resti di una epica battaglia tra gli Dei ed i Giganti, mentre gli abitanti pensano siano resti di un meteorite caduto sulla terra. Gli studio ovviamente non concordano e catalogano il fenomeno come semplici formazioni geologiche modellate dagli eventi atmosferici nel corso dei millenni. Il suo nome significa โ€œrocciaโ€ (che combinazione!) e pare fosse giร  abitato da piรน di 2000 anni. Un paesaggio lunare ed unico dove la principale occupazione era ed รจ ancora la lavorazione del vimini tanto che potrete trovare gli artigiani al lavoro nelle botteghe e perchรฉ no comprare un particolare souvenir. Fate un salto al Museo del Folklore e se sarete sull'isola a Pasqua non perdetevi la grande festa cattolica della โ€œMarandaโ€ nella Panagia Kalamau. Una curiositร , il borgo di Volaz รจ conosciuto come il paese dalla poesia perchรฉ sulle mura e sulle porte di alcune abitazioni abbandonate ci sono scritte celebri e versi di autori ellenici.

Proseguiamo con il villaggio di Ysteria chiamato anche โ€œil balcone di Tinosโ€ e sicuramente avrete capito da soli il perchรฉ. Lo troviamo a nord sul versante ovest e la sua vista sull'Egeo con l'isola di Syros come sfondo รจ a dir poco incredibile. Uno dei piรน grandi dell'isola era abitato giร  dal 1600 raggiungendo poi il suo massimo apice all'inizio del XX secolo. Sulla provenienza del suo nome ci sono diverse spiegazioni una per la posizione in quanto in passato ultimo borgo dalla strada principale, una seconda invece per la quantitร  di cisterne presenti. Dalle abitazioni bianche che durante il giorno diventano quasi accecanti, i centri dell'arte del marmo sono un must ed una visita al Museo degli artisti non puรฒ mancare. Passeggiando tra le vie potrete osservare la grande piazza del 1927, la chiesa di Agia Paraskevi, la chiesa della Santissima Trinitร  del 1816, la chiesa di Sant'Anna, la vecchia scuole elementare del 1931 e la piรน antica chiesa di Tinos, quella dedicata a Sant'Antansio. Verso nord svettano un gruppo di antichi mulini a vento ed il Monastero con la chiesa di Katapolianis dove avvenne la scoperta dell'immagine sacra della Madonna di Evanggelistrias. Per gli amanti del mare, non poteva certo mancare la sua stupenda baia dove si trova una delle spiagge piรน belle di Tinos.

Dirigiamoci quindi verso il paese di Loutra a sud dell'isola. Il suo nome significa โ€œbagniโ€ ed รจ famoso per il convento delle suore orsoline un maestoso edificio fondato nel 1862. Un importante centro religioso e culturale dove nel XIX secolo venne edificato un Monastero di monaci gesuiti con un bellissimo tempio dedicato a Sant'Ignazio di Loyola, fondatore dell'ordine. Un interessante museo del folklore che raccoglie testimonianze di oggetti, documenti, strumenti per il ricamo e la tessitura utilizzati dalle ragazze che frequentavano l'abbazia. Nel cortile delle Orsoline, vengono organizzati diversi eventi culturali. Da non perdere la Chiesa di San Giuseppe del XIX secolo dallo stile barocco neoclassico perfettamente conservato.

Il villaggio di Agapi (in greco significa Amore), รจ a sud est di Tinos ed รจ considerato anche lui uno dei piรน antichi. Nel periodo medioevale era soprannominato Passaggio in quanto la strada proseguendo conduceva nella vecchia capitale sul monte Exobourgo. Un paesino che sembra quasi disegnato con case dall'architettura tradizionale, dedali che confondono dai caratteristici archi, pozzi che fungevano da lavanderia e sorgenti naturali. La valle dove si trova che porta alla pianura di Komi ha un ruscello che un tempo era un grande fiume di Tinos. Spingendosi verso Griza, si possono osservare piccoli rivoli di acqua tra le verdi campagne e le tipiche piccionaie. Di spicco la chiesa di Nostra Signora che nel XVIII secolo prende il nome di Sant'Agapitou. A circa quattro chilometri il Santuario di Nostra Signora Vourniotissa patrona dei pescatori dove nel 1670 venne ritrovata la Sacra Icona.

Kalloni รจ un'altra tappa da non perdere. Nel centro dell'isola il suo nome in greco significa bellezza e nei tempi passati era conosciuto come Kellia termine che identificava le tipiche case rurali che formavano l'insediamento riferendosi per la forma alle celle dei monaci che occupavano il Monastero di Agia Ypomoni in italiano Santa Obbedienza dove il panorama รจ meraviglioso. La zona si divide in tre parti, il paese alto che si sviluppa intorno alla chiesa di Agios Zaccaria con il suo sagrato in ciottoli, una parte centrale Koulparia e l'area bassa Kalozados. All'entrata troverete l'Heroon, un monumento dove sono scritti tutti i nomi degli abitanti che persero la vita durante la guerra del 1912-1922.

Il villaggio di Tarabados รจ anch'esso quasi al centro dell'isola di Tinos a piรน o meno quattro chilometri dalla Chora. Dall'architettura tradizionale fatta di case bianche abbellite con dettagli i marmo, vicoli labirintici lastricati, archi che sembrano unire le abitazioni tra di loro, remote chiese medioevali sono quanto troverete a Tarabados. La sua datazione risale al 1700 e da allora poche cose sono cambiate rendendo cosi' il paese quasi come un balzo nel tempo. La valle che lo circonda รจ famosa per le sue numerose piccionaie tra le quali alcune antichissime. Perdetevi tra di esse e immortalate in splendide fotografie la particolare struttura che rappresenta il folklore locale. L'entrata scenografica attraverso ad un arco medioevale giร  di suo da l'impressione di essere in un altro mondo pieno di pace e fatto di cose semplici.

Monastiria รจ un paese ormai deserto in una natura selvaggia e lo si trova in direzione sud. Gli ultimi abitanti lo lasciano negli anni 70 facendolo diventare cosi' un villaggio fantasma. Nonostante gli eventi atmosferici e l'incuria, ad oggi riesce a mantenere la sua architettura unica e le sue rovine sono un perfetto viaggio nel tempo. Qui regna e regnava la pace e la calma, passeggiare tra le sue rovine si comprende quanta vita ci fosse una volta. Fate attenzione quando vi inoltrerete tra i resti, ormai sono diventati dimora di serpentelli ed animaletti vari. Da Monastiria un vecchio sentiero lo collega al villaggio di Perastra e la valle dove ammirare le pittoresche piccionaie tra una ricca vegetazione.

Potremmo continuare ancora per ore a parlarvi dei numerosi villaggi di Tinos, preferiamo lasciare a voi il piacere della scoperta che sicuramente sarร  alla fine un percorso che arricchirร  il vostro sapere su questa piccola isola piena di sorprese.

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