Villaggio di Apiranthos Naxos

Il villaggio di Apiranthos, lo troviamo nella parte nord est della bellissima Naxos a circa ventotto chilometri dalla capitale Chora proprio ai piedi del Monte Fanari.

Considerato uno dei più belli e pittoreschi villaggi ad un'altitudine di 640 metri, è costruito ad anfiteatro regalando un'incantevole vista su tutta la fertile vallata dando l'impressione di non essere propriamente su un'isola ma piuttosto in qualche meraviglioso scorcio del nord della Grecia.

Le sue origini risalgono al 1420 come da testimonianze scritte dal geologo e studioso di civiltà antiche Cristoforo Buondelmonti che attribuisce la fondazione del villaggio di Apiranthos ai cretesi nel X secolo. Tale convinzione viene confermata anche dal fatto che a tutt'oggi i 1100 abitanti hanno conservato il loro dialetto di parole in greco antico misto a parole bizantine, linguaggio usato a Creta nel tempo dei tempi ed ancora nel presente nei villaggi piu' remoti.

Una delle cose strabilianti del villaggio di Apiranthos è che nonostante l'evoluzione crescente ed il turismo sempre più in aumento, riesce a mantenere la sua autenticità in tutto e per tutto a partire dall'artigianato locale come i pizzi ed i merletti realizzati a mano, dai costumi usati dalle donne sopratutto quelle anziane vestite rigorosamente di nero, al trasporto delle merci sulle groppe degli asinelli usati anche per portare le persone, alle tradizioni come i Koudounati (letteralmente portatori di campane) una remota usanza legata al Dio Dioniso che si tiene la domenica di Carnevale, dove gli uomini indossano pelli di pelliccia e di capra con campanelli intorno alla vita, brandendo un bastone che picchiamo a terra per incitare la superficie ad essere più fertile. Passano in tutti i vicoli del paese per poi ritrovarsi tutti insieme nella piazza centrale ed iniziare danze rituali dove i Koudounati fanno risuonare i campanacci al ritmo della cornamusa e del tamburo. La celebrazione termina con la visita al cimitero per onorare i defunti.

Il significato di Apiranthos è abbondanza di fiori ed infatti le case del villaggio sono impreziosite da bouganville selvatiche e da oleandri colorati che si distinguono dal bianco immacolato delle abitazioni e delle strade nel rispetto del classico stile delle Isole Cicladi. Un susseguirsi di dedali in salita con chiesette, negozi di artigianato, taverne tipiche e piccoli caffè dove sedersi e rilassarsi. Denominatore comune di tutto il silenzio, soprattutto se andrete a visitarlo alla mattina presto o nel tardo pomeriggio.

L'architettura del villaggio di Apiranthos è unica, torri di pietra due delle quali del 17 secolo per opera dei Franchi, vecchie dimore con stemmi sull'entrata che testimoniano la dominazione veneziana, chiese e vicoli in marmo, si perché qui vedrete questo materiale ovunque (un altro nome di Apirathos è appunto il villaggio di marmo) fino al castello veneziano all'inizio del paese. Seguendo la strada principale si arriva ad una taverna dove un maestoso Platano regala ombra a tutta la piazza e dove potrete ammirare magari davanti ad un bicchiere di ouzo locale il magnifico panorama circostante.

Apiranthos nonostante le sue ridotte dimensioni, ospita ben cinque musei, il Museo Archeologico dove di trovano reperti dell'età cicaldica, il Museo Geologico con fossili e le ossa dell'elefante nano che visse sull'isola nel tardo periodo Pleistocene, il Museo di Storia Naturale con un bellissimo acquario ed una ricca collezione di conchiglie, il Museo delle Arti visive che ospita opere di artisti locali ed infine il Museo del Folklore dove ammirare una tipica casa del luogo con i suoi tessuti, l'arredamento e gli utensili dei tempi passati.

Due interessanti luoghi di culto valgono la pena di una visita e sono l'imponente chiesa di Agias Kiariaki con all'interno figure di uccelli con nastri al collo, e la chiesa della Panagia Apeirathitissa considerata una delle più antiche e grande di tutta l'isola di Naxos proprio all'entrata del villaggio fatta di marmo con all'interno preziose icone. Una curiosa leggenda gira intorno a questa maestosa chiesa e racconta che un pastore un giorno trovandosi vicino al villaggio di Moutsouma con le sue greggi vide una luce sopra al mare che si avvicinava all'isola. Decise quindi di andare sulla costa per capire che cosa fosse e trovo' un'icona della Vergine Maria che decise di portare nella chiesa di Protothronos nel villaggio di Halki. Il giorno successivo il pastore andò in chiesa ma con stupore non trovo' l'immagine al suo posto ma bensì in un cespuglio a Apiranthos. Da buon devoto recupero' l'icona e la rimesse nella chiesa da Halki , ma tutte le mattine la ritrovava nel medesimo cespuglio. Gli abitanti di Apiranthos decisero cosi' di edificare la Panagia di Apeirathitissa dove si trovava il cespuglio interpretando il fenomeno come un segno divino e per rendere grazie alla Santa Vergine.

E' sicuramente meglio avere un mezzo proprio per essere completamente indipendenti. Il tragitto è entusiasmante, attraverso la splendida valle di Tragea con il suo susseguirsi di pendii e paesini dove tutto sembra essersi fermato e dove si respira ancora un'aria tipicamente greca fatta di antiche tradizioni e di sapori veraci.

Non potete assolutamente non includere nelle cose da vedere a Naxos il villaggio di Apiranthos, vi perderete un piccolo diamante dalle tante sfaccettature. Un vero peccato non goderselo..