Tempio di Hera o Heraion Samos
La bellissima isola di Samos ormai tristemente famosa non tanto per la sua straordinaria bellezza ma per essere diventata punto di approdo dell'immigrazione dalla Turchia, regala ai propri visitatori tantissime cose da vedere che spaziano dalle alte montagne a spiagge di sassi e fine sabbia, ad insenature deserte.
Sull'isola di Samos si trovano i tre più importanti monumenti del periodo Ellenico e nel 1992 vengono dichiarati Patrimonio dell'Unesco.
Oggi vogliamo farvi scoprire il Tempio di Hera o chiamato anche Heraion che secondo la mitologia, proprio l'isola di Samos diede i natali alla Dea. Sorella e moglie di Zeus, Hera o Giunone (nome della mitologia Romana), era la Dea del Matrimonio e veniva venerata anche come Dea dell'Amore. Viene ritratta seduta sopra ad un trono con un “polos” (un copricapo a forma cilindrica) ed in mano un melograno simbolo della fertilità. Estremamente gelosa dell'infedele marito è ricordata anche per le sue tremende vendette. La più crudele si riferisce al profondo odio verso il figliastro Eracle. Mentre la madre di Eracle Alcmena stava partorendo, Hera annodo' le sue gambe per impedire la nascita. La serva di Alcmena, Galantide con una bugia riuscì a fermare la Dea nel sui intento che, quando scopri' l'inganno la trasformo' per sempre in una donnola. Tutta la vita Eracle dovette subire le angherie della matrigna come quando ancora nella culla gli mise due serpenti per ucciderlo. Tuttavia, gli Dei amavano Eracle e vegliarono su di lui sempre proteggendolo. L'odio di Hera finisce quando Eracle le salvo' la vita da un gigante che voleva approfittarsi di lei e da quel momento in segno di gratitudine, cesso' di essergli ostile. Uno dei più' famosi figli di Hera è Prometeo, ma questa è un'altra storia.
Il tempio di Hera è stato scoperto nel 1702 da Joseph Pitton de Tournefort, ed è una delle cose da vedere a Samos assolutamente. Risale al IX-VI secolo avanti Cristo e si trova a circa sei chilometri in direzione ovest di Pythagorion. Il tempio nella storia ha subito vari cambiamenti prima di diventare quello che ad oggi si può' ammirare.
Tutto ha inzio con Eneleo un'ateniese che fondo' una delle prime colonie sull'isola. Gli abitanti di Samos, concedono ai nuovi arrivati una piccola area per costruire il tempio precisamente in un luogo di culto già esistente dove, si trovava un'albero posto sopra ad una piattaforma, circondato da sostegni lungo la circonferenza e con una tettoia in legno. L'altare dalle dimensioni ridotte (1,20x3 metri) è l'unico pezzo che rimane nella stessa posizione anche nei secoli a venire viene ingrandito più' o meno per sette volte.
La sacerdotessa Cumede, proveniente da Argo altra zona della Grecia in cui si venerava la Dea Hera, si trasferisce a Samos con l'intento di far crescere il culto, ed insieme agli abitanti crea un santuario più consono. I pirati pero' approdano sull'isola e rubano la statua dedicata ad Hera. Nella fuga una forte tempesta si scaglia su Samos ed i malfattori la interpretano come un cattivo presagio decidendo cosi' di restituire la statua lasciandola sulla riva. Cumede la fa riposizionare, la lega con corde ed inizia la creazione del santuario che a partire dal 670, comincia a prendere una forma ben precisa. Alla fine del VIII secolo il tempio subisce delle modifiche, attorno al nucleo centrale vengono erette delle colonne con la statua della Dea in un lato.
Purtroppo sempre nel 670 una disastrosa inondazione distrugge il tempio che viene costruito di nuovo. L'Heraion II verrà rifatto con colonne ed un ingresso assiale ed all'interno piccoli speroni di legno sopra uno zoccolo che circonda la base della struttura. Una grande Stoà lignea viene eretta con muri esterni in pietra per preservarla da eventuali inondazioni. La strada viene lastricata mentre l'altare rimane nella medesima posizione ma ingrandito.
Nel 570 a.C nasce l'Heraion III. Il tiranno dell'isola per manifestare il suo potere, decide di sistemare prima di tutto la strada che porta dal santuario alla città lunga circa cinque chilometri introducendo grandi statue che si chiamano Curos e Corai, nel tempio invece viene ulteriormente ingrandito l'altare, abbattuta la Stoà e posizionata sul lato nord. Ad oggi i resti che si possono ammirare appartengono a questa ultima modifica.
Il tempio di Hera o Heraion come si vuole chiamare, è sicuramente da inserire nelle cose da fare a Samos, un pezzo di mito e leggenda unico che non si deve assolutamente tralasciare