I villaggi della Penisola Calcidica Settentrionale

La Penisola Calcidica, non è solo spiagge bianche e mare turchese, ha tutta la parte nord degna di una vacanza alternativa lasciando per ultimo il mare come ciliegina sulla torta.

E' un po' come quando si decide di fare un viaggio diverso alla scoperta ed alla ricerca di luoghi quasi fatati fatti di boschi, pinete, vette, canyon, sorgenti naturali, fiumi, una ricca fauna e flora selvatica dai mille colori, un'ampia ricchezza gastronomica e villaggi dal fascino unico e diciamocelo a volte anche un po' sperduti dove i turisti sono pochi e quando arriverete vi sentirete tutti gli occhi dei locali addosso perché sarete considerati magari quasi come un evento.

Questa è la Macedonia, qui la storia e la tradizione trasuda da ogni angolo, è la terra che ha dato i natali ad Alessandro Magno, ad Aristotele, dominata dalla montagna Holomontas e che sicuramente non vi deluderà.

Anche questo girovagare secondo noi è un bell'itinerario da fare sicuramente diverso ma che senza dubbio vi lascerà un ricordo meraviglioso.

Vi diamo una traccia dei villaggi che troverete sul vostro cammino, vedete voi quali mettere nella lista delle cose da fare in Calcidica, lasciatevi trasportare dal vostro istinto e dalla vostra curiosità e siamo sicuri che ne uscirà un viaggio fantastico.

Il villaggio di Nea Moudania, si trova proprio all'inizio della Penisola Calcidica sopra a Kassandra a circa sessanta chilometri da Salonicco . Conta quasi 10.000 abitanti e le sue principali risorse sono turismo, pesca (è l'area più' vasta in tutto il Mediterraneo) ed agricoltura. Nasce nel 1922 con l'arrivo dei rifugiati dell'Asia Minore che cominciano a darle vita. La zona è ricoperta da enormi uliveti e campi di frutta, prodotti che vengono esportati in tutta la Grecia ed anche all'estero. Una vasta cittadina dove non manca nulla, anche la spiaggia ricca di lidi con litorali di sabbia ed un mare cristallino dai fondali che scendono piano perfetti per le famiglie con bambini ed a chi piace fare lunghe nuotate. Sul lungomare un'ampia scelta di taverne tipiche e ristoranti dove gustarsi il pesce sempre super fresco. E' molto vivace sotto l'aspetto culturale e sociale, durante l'estate un teatro all'aperto costruito proprio a ridosso della riva ospita il “Festival del mare” dove vengono organizzati concerti e rappresentazioni teatrali di alto livello con artisti di tutto il mondo. A metà luglio invece c'è una settimana di incontri folkloristici con danze, musica e spettacoli. Si conclude alla domenica con la famosa “Sagra della Sardina” dove vengono cucinati quintali di questo pesce ed offerto a tutti i partecipanti. Da non perdere nel punto più alto di Nea Moudania chiamata “collina Panagia Koryfini”( panagia in greco significa Vergine Maria), la basilica che conserva all'interno una bellissima icona proveniente da Kalolimnos la piccola isoletta turca che viene celebrata l'8 settembre. Da Nea Moudania, il tramonto è stupendo con il sole che scende proprio dietro al Monte Olimpo e quando il cielo è particolarmente terso si ha tutta la Penisola come sfondo e li' potrete scattare la foto ricordo più' bell

E' un piccolo villaggio proprio tra la Penisola di Kassandra e la Penisola di Sithonia a circa ottanta chilometri da Salonicco ed a venticinque da Polygyros la capitale della Calcidica Settentrionale. Conta circa 1200 abitanti e la maggiore risorsa è l'agricoltura che si sviluppa principalmente nella coltivazione di ulivi. La sua notorietà la deve ai reperti archeologici dell'antica Olynthos che si trova nella parte nord est del villaggio, una importante città dell'antichità, centro economico, militare e politico della Penisola dal V al III secolo A.c. Sorgeva tra due colline e negli scavi sono venuti alla luce antiche tombe, monete e mosaici dalla bellezza unica. La mitologia racconta che Olynthos venne costruita dal fratello di Olinto figlio del re di Tracia Strumonas. Olinto venne ucciso da un leone ed il fratello in sua memoria fece costruire l'insediamento. Una spiegazione più scientifica attribuisce il nome del villaggio al fatto che nella zona cresce rigoglioso il fico selvatico che in greco si chiama appunto Olynthos. Il sito ha un grande valore e la maggior parte dei manufatti ritrovati sono conservati al museo locale. Se siete appassionati di storia, è da includere assolutamente nella lista delle cose da vedere in Calcidica.

Polygyros è la capitale amministrativa della Penisola Calcidica Settentrionale e si trova a settanta chilometri da Salonicco. E' costruita ad anfiteatro ai piedi della montagna Holomontas a 550 metri sopra al livello del mare. Il monte si estende per un'area di 275000 km2 di cui una parte è sotto la tutela di Natura 2000 che si occupa di conservare il territorio. La montagna è un susseguirsi di valli, canyon e gole con castagni ed abeti sulla cima e querce più in basso, foreste incantante, sorgenti naturali, torrenti ed una moltitudine di animali selvatici, un vero e proprio paradiso per chi ama stare in mezzo alla natura. Il suo nome significa “molto antico” ma un'altra spiegazione si riferisce al fatto che poly-ieros in greco voglia dire “molto sano” dato il buon clima e la longevità dei suoi abitanti. Nel 1812 quando ci fu' la rivolta contro i turchi che uccisero il governatore greco, i residenti si ribellarono e sconfissero il battaglione che venne espulso dalla città, riprendendosi cosi' la loro terra. Appena sopra Polygyros la maestosa collina di Agios Ilias con la sua pittoresca cappella che domina su tutto il paesaggio. Da non perdere il Museo Archeologico nella piazza Heroon al centro del paese con reperti che vanno dall'età del bronzo a quello romano. Una cittadina con strade strette tra vecchie case che conservano l'architettura macedone e nonostante la forte espansione degli ultimi anni con costruzioni moderne non ha perso il suo nobile fascino. Propone tutte le comodità che vanno da alberghi, appartamenti, taverne e ristoranti, caffetterie e tutti i servizi possibili. Da vedere Exi Vriese in una posizione panoramica fantastica.

Il villaggio di Metagkitsi lo troviamo tra la penisola di Sithonia e la Penisola del Monte Athhos appena dopo Agios Nikolaos ad un'altitudine di 150 metri sopra al livello del mare. Un piccolo borgo che a nord est sulle colline vanta il sito dell'antica città di Assa che secondo Erodoto insieme a Piloro, Singo e Sarte contribui' a far aprire il canale per il tiranno Serse e permettere di entrare alla sua flotta in Grecia. Un paese collinare dove gli abitanti si occupano di agricoltura e dove l'olio di oliva, il vino e lo tsipouro il distillato molto popolare nello stato ellenicosono prodotti di eccezione.

Un pittoresco villaggio montano ai piedi del monte Holomontas a circa undici chilometri ad ovest di Polygyros. Stradine lastricate incorniciate da vecchie case in pietra dallo stile macedone. Ad oggi ospita 850 anime che si dedicano soprattutto alla lavorazione di olive e cereali. Un'altra attività portata avanti ancora da qualche famiglia è la produzione di legna da ardere visto la generosità che Madre Natura ha concesso a questa zona. Da non perdere la chiesa dell'Annunciazione Evaggelismos tis Theotoku tutta in pietra e sopra ad una collina che sembra quasi un castello e la Grotta di Sant'Eutimio dove l'eremita passo' il suo tempo ed ad oggi in sua memoria è stata costruita una piccola chiesa. La si può raggiungere anche a piedi, non è lontana dal villaggio (sono circa cinque chilometri) ma sicuramente sarà un bella passeggiata nella foresta ricca di platani e piccole cascate con ogni tanto la visuale sul maestoso Mar Egeo e le tre penisole.

Il villaggio di Gomati si trova alle pendici del Monte Athouli in una lussureggiante valle ed è il classico borgo tradizionale macedone. A nord dalla baia di Siggitikos è incastrato tra immensi uliveti e dolci colline. Nasce nel 1932 quando un terribile terremoto cancella il villaggio preesistente dell'epoca bizantina ed ad oggi conta circa seicento abitanti dediti all'agricoltura. Il monte Kakavos nelle vicinanze pullula di flora e di fauna infatti si trovano tantissime specie animali ed una enorme varietà di piante e fiori. Per chi invece preferisce il mare, non lontano trovate le fantastiche spiagge di Malathria, Pyrgos, Chialiadou e Develiki. Da non perdere a Gomati la chiesa della Santa Madre dove ogni 15 di agosto ci celebra una grande festa.

Si trova proprio nel punto più stretto della penisola del Monte Athos ed è considerato il villaggio più grande di rifugiati della parte settentrionale della Penisola. Una zona perfetta per le famiglie con bambini dove un mare estremamente cristallino con spiagge di sabbia fine e tutti i servizi indispensabili per farvi passere le vostre vacanze in Grecia 2021 in modo rilassato. Essendo molto vicino all'isola di Ammouliani ed ad Ouranopoli, potrete approfittare per una gita fuori porta e aumentare il bagaglio di conoscenza della Penisola Calcidica.

Ierissos è una bella e moderna cittadina costiera nonché un importante porto per la Grecia settentrionale. Vanta una corposa flotta di pescherecci che tutti i giorni fornisce pesce freschissimo e dal sapore unico a tutte le taverne ed i ristornanti del villaggio e dintorni. Ha origini molto antiche infatti dai reperti e dagli scritti storici è la continuazione della città di Acanto una colonia dell'isola di Andro del VII secolo a.C e sorge a soli due chilometri e mezzo dal canale che Serse I fece costruire nell'invasione Greca nel 480 a.C. Ad oggi vanta più di tremila abitanti che si dedicano al turismo compreso le visite alla Montagna Sacra di Athos oltre che alla pesca. Non manca nulla a Ierissos, da alloggi di tutti i prezzi, alle caffetterie, alle bellissime spiagge di sabbia bagnate da un mare ormai inutile ricordarlo limpido premiato con la Bandiera Blu.

Il villaggio di Stratoni si trova nella baia di Ierissos ed è una ridente località balneare. Ad oggi ci vivono in pianta stabile circa 1000 persone che si occupano di pesca o di industria mineraria vista la presenza di ricchi giacimenti di argento già esistente ai tempo di Alessandro Magno . E' molto antico come dimostrano gli scavi archeologici che lo collocano nel VII secolo a.C. L'attuale villaggio è stato costruito sopra al sito dell'antica Stratoniki che secondo la leggenda venne costruita da Perdikas Re di Macedonia in omaggio alla sorella Stratoniki. Da visitare la chiesa di Agia Varvara edificata nel 1924 dai profughi del disastro dell'Asia Minore, le chiese di Agios Nikoalos e Agioi Therodoroi. Diverse belle spiagge offre Stratoni come la spiaggia del paese, Karvounoskala, Kourj, Stravidi e Kalamoundi.

Varvara si trova proprio nel mezzo tra le montagne di Dreveniko e Sugliani a nord della Penisola Calcidica a circa cinquecento metri sopra al livello del mare e conta più di 500 abitanti. Era abitato dal XVI secolo ed il suo nome viene dalla chiesa cittadina dedicata a Santa Barbara (Agia Varvara). Nel periodo dell'occupazione ottomana, Varvara faceva parte della Mademochoria, i villaggi che avevano i giacimenti di argento e nella guerra di indipendenza venne rasa al suolo dai turchi. Durante il dominio Macedone era la base di Athanasios Minopoulos un'eroe ricordato per il suo contributo nella liberazione della Penisola Calcidica durante la guerra greco-turca. Il villaggio di Varvara è proprio nel mezzo di una lussureggiante e fitta foresta ed è per questo che i suoi abitanti sono considerati tra i migliori tagliaboschi della Grecia e l'attività principale delle famiglie è appunto il commercio di legname. Da non perdere le due scenografiche cascate che entrano in un burrone per arrivare fino al fiume Mavrolaka che è proprio al confine con il villaggio di Olympiada. Raggiungerle è facile, seguendo la strada per Varvara Olympiada dove tra l'altro si hanno dei panorami mozzafiato, si arriva ad un sentiero sterrato e con una passeggiata di dieci minuti tra ponti di legno ed indicazioni segnalate, arriverete in questo luogo incantato dove lo scenario è unico e sarete immersi nella natura in tutta la sua bellezza e la sua pace. Da ricordare ad agosto il Festival Musicale dove per quattro giorni vengono organizzati concerti.

Il villaggio di Megali Panagia (che in greco significa Grande Madre riferita alla Madonna) si trova alle pendici del monte Htikela ad una quindicina di chilometri dal mare proprio tra la Penisola di Sithonia e la Penisola del Monte Athos. Un tipico villaggio montano dal sapore macedone con le sue viuzze lastricate e le case dal classico stile architettonico della Macedonia. E' abitata da circa 3500 abitanti che si occupano principalmente di agricoltura, allevamento, lavorazione del legname ed agriturismo. Negli ultimi anni sta vivendo un grande sviluppo sotto questo punto di vista in quanto la posizione magnifica circondata da verdeggianti colline offre tantissime attività da fare come andare a cavallo, il tiro con l'arco e passeggiate in mezzo alla foresta per scoprire la flora e la fauna. Nella zona ci sono tante chiese e cappelle, infatti gli abitanti di Megali Panagia sono molto devoti e non perdono l'occasione di celebrare feste religiose dove canti balli e buon cibo della vecchia trazione non mancano mai. La chiesa più importante è quella dell'Assunta che si trova a circa due chilometri dal villaggio chiamata anche Pangiouda, costruita nel 1007 nel punto più' elevato del paese. Da visitare anche la chiesa di San Vasileios e quella di Megali Panagia. Da testimonianza storiche, il borgo era già abitato nel X secolo e precedentemente il suo nome era Ravenikia.

Proprio ai piedi del monte Holomontas a 600 metri sopra al livello del mare troviamo il pittoresco villaggio di Arnea. Diciamo che nel tempo di nomi ne ha cambiati parecchi, in un primo momento era conosciuto come Arni, Avgea e Liarigovi per poi diventare Arnea definitivamente. Un borgo dove il passato ha lasciato ben poco spazio al presente, diventando sicuramente più moderno per quanto riguarda i servizi infatti si trovano piccole pensioni, deliziose caffetterie, taverne con menu' tipici locali, ma tuttavia ha mantenuto quel suo sapore di antico. Con circa 2500 abitanti si presenta con i suoi edifici tradizionali in stile macedone e viuzze lastricate dove gli antichi mestieri come la tessitura sono ancora parte integrante della vita quotidiana. Da visitare la chiesa di Santo Stefano (Aghios Stefanos) vicino al villaggio costruita nel 1812 con un pavimento in vetro dove si possono vedere i preziosi reperti archeologici, il Museo della Tessitura dedicato a Harikleia Dimitrakoudi una delle più' grandi artiste tessitrici della Macedonia ospitato in una residenza antica, la vecchia scuola del 1872 nella piazza principale e sulla collina la chiesa di Agia Paraskevi. Se siete nei paraggi non scordatevi di acquistare i prodotti locali come il miele, lo tsipouro e le marmellate.

Taxiarchis si trova nella parte ovest del monte Holomontas a 700 metri sopra al livello del mare tra quattro sorgenti naturali Lowe Spring, Iho, Upper, Sipotoura, a 60 chilometri Salonicco ed a 15 Polgyros la capitale amministrativa della Penisola Calcidica Settentrionale. Circondato da una folta foresta di abeti e pini si tratta di un borgo con tipiche case in pietra, qualche pensioncina ed una piazza centrale chiamata Horostasi fulcro della comunità. E' una zona famosa per la coltivazione degli alberi di Natale vista la sua enorme disponibilità naturale. Si trova inoltre una foresta demaniale di 5.800 ettari con una flora ed una fauna interessante. Il villaggio di Taxiarchis è famoso per i suoi funghi infatti a settembre c'è una bella sagra e nel caso in cui siate nei dintorni non potrete mancare ma anche per le patate, i fagioli e le marmellate fatte in casa con i frutti del sottobosco. Sicuramente un posto amatissimo dagli amanti del trekking e delle passeggiate visto la moltitudine di percorsi tra una natura ancora incontaminata. Altre attività comprendono la mountain bike, l'arrampicata, le passeggiate a cavallo e per chi come sport adora gli “addominali da tavola” taverne con ricette antiche e dai sapori genuini.

Geroplatanos che significa “vecchio platano”, prende il nome dall'antichissimo ed imponente albero con quasi 800 anni che si trova nella piazza del paese alto più di 20 metri e con un perimetro di 15 diventato monumento della natura dal 1975. Il villaggio si trova ai piedi del monte Holomonas ed è circondato da una fitta zona boscosa di platani e noci. Da visitare la cappella di Panagia (Nostra Signora) dove il 14 ed il 15 di agosto si tiene una tradizionale festa in onore della Vergine Maria con balli tipici e piatti della cultura locale Macedone. Geroplatanos nasce nel 1975 da sette famiglie che si insediarono nella zona dando vita al borgo attuale.

A 50 km da Salonicco ed a 15 da Polygyros, il villaggio di Agios Prodomos è sicuramente una buona occasione se siete diretti verso il Monte Athos oppure se girovagate per la Penisola Calcidica. Alle pendici del monte Holomontas è secondo molti il posto dove si mangia il miglior “souvlaki” della Grecia. Come sia fatto ovviamente è un segreto ma la ricetta viene tramandata da padre in figlio da generazioni. Conta 450 residenti tutti dediti all'agricoltura. Da visitare la piccola ma caratteristica piazza, anima del villaggio, mangiare nelle ottime taverne dal sapore verace e sincero, la piccola cappella del periodo post bizantino dedicata a San Prodormos (dal quale arriva il nome del borgo) e fare una passeggiata contemplando il fiume Resetnikioti che passa attraverso il villaggio circondato da una natura selvaggia meravigliosa.

Un piccolo borgo di 400 abitanti che si trova sul versante del monte Vigla a 950 metri sopra al livello del mare. Un villaggio dalle case tradizionali costruito ad anfiteatro sul pendio della montagna dove i residenti si occupano di agricoltura, apicoltura e qualcuno nelle miniere circostanti in quanto facente parte della zona chiamata Mantemochoria (sono i villaggi dove erano e sono presenti giacimenti di argento od altri minerali). Vavdos era considerato il più grande giacimento di leucolite. Nella piazza centrale un maestoso platano fa da padrone nonché punto di ritrovo della popolazione e la sua chiesa dove è conservato un pulpito in marmo con rilievi risalente al V secolo d.C. Da visitare sulla vetta più alta a 1050 metri la chiesa del Profitis Elias che regala una magnifica vista sulla pianura e sulla costa. Dalle testimonianze storiche, Vavdos esiste dal XIV secolo.

Il villaggio di Doumbia, è conosciuto anche a livello internazionale fondamentalmente per le sue sorgenti naturali di acqua minerale. Il suo nome deriva da due sepolcri collocati nella pianura nella parte nord del paese, un'altra versione invece afferma che la parole Doympia in lingua slava significhi quercia e forse lo si attribuisce per la grande foresta di querce che ricopre la zona. Un villaggio antico, con le sue stradine e case bianche dai tetti rossi dove il tempo sembra essersi fermato. Da visitare la chiesa di Agia Paraskevi che al suo interno contiene un importante cimelio risalente al 1707 e gli otto mulini ad acqua tra cui tre bene conservati. A circa tre chilometri a nord il sito archeologico della città di Kalindos.

Ed infine arriviamo a Krini un piccolo paese semi montano a 300 metri sopra al livello del mare che ospita quasi seicento anime. Ancora fermo nel tempo, è la più antica comunità della giurisdizione di Nea Propontida. Gli abitanti si occupano principalmente di agricoltura soprattutto cereali ed all'allevamento di ovini e caprini. La vicina montagna Katsika è una delle bellezze naturali che si potranno ammirare nei dintorni di Krini. Da segnalare la festa di Agios Christoforos che si tiene il 9 maggio e l'Assunzione della Vergine Maria il 15 agosto quanto vengono organizzate celebrazione molto belle a base di musica, danze tradizionali e cibi tipici del territorio.

Eccoci, in verità ce ne sarebbero di villaggi da vedere nella Calcidica Settentrionale, ma il bello sta anche nello scoprirli da se. Un viaggio itinerante tra cultura e tradizione dove si può assaporare la vera ed antica atmosfera della Grecia Settentrionale molto diversa dalle zone più' conosciute o dalle isole ma con un fascino credeteci unico ed inimitabile.