Monastero di Arkadi Creta

Il mitico Monastero di Arkadi, si trova a circa venti tre chilometri dalla bellissima cittadina di Rethymno nella parte nord ovest dell'isola di Creta, sopra ad un fecondo altopiano ricco di vigneti, foreste ed uliveti. Nella parte ovest invece si trovano delle bellissime gole che vanno da Tabakaria fino a Stavromenos con biodiversità di fiori e piante selvatiche ed autoctone. A cinque chilometri l'antica città di Elefherna.

Mitico in quanto ha una tristissima storia alle spalle ma che è un grande motivo di orgoglio per i cretesi nonchè fulcro dell'importanza del Monastero.

Il Monastero di Arkadi arroccato sul lato nord occidentale a circa 500 metri di altitudine del Monte Ida, la montagna sacra dove secondo la leggenda crebbe il Dio Zeus è una cattedrale ortodossa risalente al XVI secolo dallo stile Rinascimentale con un mix di influenze romane e barocche. Un tempo fortificata da una spessa ed alta mura, ha avuto un forte valore per la resistenza cretese durante il periodo ottomano.E' inoltre un luogo di arte e scienza con una ben fornita biblioteca di testi appartenenti a Pindaro, Petrarca, Virgilio, Dante, Omero, Strabone e Tucidide.

Non si sa esattamente quando il Monastero venne fondato, secondo la tradizione è stato l'imperatore bizantino Eraclio oppure dall'imperatore Arcadio nel V secolo, ma una motivazione ancora più plausibile può essere quella legata al fatto che in Grecia i monasteri prendessero il nome dei monaci fondatori ed in questo caso che sia stato proprio un religioso di nome Arkadios ad erigere la chiesa. Iniziata nel 1562 venne terminata ben 25 anni dopo con la costruzione in primis della facciata e delle due navate. Alla fine del XVI secolo venne restaurato e trasformato in molte parti. Fino al XVII secolo il Monastero di Arkadi crebbe in maniera prepotente sia dal punto di vista culturale che da quello economico diventando un prezioso depositario di manoscritti e scritture che purtroppo andarono perse con l'arrivo degli ottomani. Nel 1648 il Monastero venne saccheggiato dai turchi e l'ecumenico Simon Halkiopoulos con tutti i monaci trovarono riparo al Monastero di Vrontissi con la condizione di poter ritornare ad Arkadi solo giurando fedeltà ad Hussein Pasha. Prosperò per molto tempo grazie ai monaci che si occupavano delle campagne circostanti dedicandosi autonomamente dei loro fabbisogni e commerciando con i prodotti della terra come il vino e l'olio. Nel XVII secolo cadde in declino portando i religiosi quasi alla fame. Nel 1866 anno in cui la resistenza cretese verso gli invasori si faceva sempre più' sentire, Isma' il Pascia ordinò al Monastero di non aiutare i ribelli minacciando di distruggere l'abbazia. A luglio dello stesso anno truppe turche entrano nel Monastero distruggendo icone ed oggetti sacri ma i membri del comitato di liberazione riuscirono fortunatamente a fuggire. A settembre il Pasha mandò un ulteriore ultimatum e l'8 di novembre inviò un esercito di 15000 uomini con 30 cannoni. Ad Arkadi erano rifugiate 964 persone di cui 325 uomini e per il resto donne e bambini. Un battaglia che duro' due giorni e due notti. Arkadi venne crivellato da migliaia di proiettili e facendo crollare un muro gli ottomani riuscirono ad entrare. Gli uomini cretesi combatterono fino allo stremo fino a perire tutti. Le donne con i bambini ed un sacerdote si nascosero nel magazzino della polvere da sparo ma i turchi con una grande sete di vittoria sfondarono la porta per catturarli e deportarli come schiavi in un harem. A quel punto padre Gabriel un uomo di ottanta anni prese una candela dell'altare, rivolse lo sguardo alle donne ed ai bambini ed accese le micce facendo saltare tutto e tutti salvandoli da una morte ancora più' atroce.

Ad oggi è possibile visitare il Monastero aperto tutti i giorni da maggio ad ottobre dalle 9.00 alle 19.00 al prezzo di € 2,50 a persona. Si possono ammirare la stupenda facciata in stile veneziano con la torre campanaria, la chiesa chiamata Katholikon dedicata a San Costantino con una significativa iconostasi di scene bibliche, il refettorio, le antiche celle di monaci oltre che ai corridoi porticati che erano usate come ospedale nel periodo della rivolta, ed un piccolo museo con oggetti sacri ed una collezione di icone. Il tutto, impreziosito da alberi da frutto, tralci di vite piante e fiori dai mille colori.

E' molto semplice, importante è avere un mezzo proprio. Come punto di riferimento teniamo Rethymno. Prendere la strada principale verso Heraklion, uscita Tsesme-Platania, seguire la Vecchia Strada Nazionale (Old National Road) e farla fino ad Arkadi.

Una escursione molto bella da fare sia per la strada che passa in mezzo a deliziosi villaggi e gole boscose, che per il forte significato storico ed emotivo del Monastero di Arkadi.Una affascinante e triste storia che rende l'idea della fierezza e del patriottismo cretese.