L'Ouzo è considerato la bevandanazionale nonché un vero e proprio stile di vita in Grecia in quantofavorisce l'unione tra le persone magari davanti ad un buon piatto dimezedakia (antipastini in greco) e si perché l'Ouzo stuzzical'appetito e fa parte di un rituale sia in estate magari in una bellatavernetta in riva al mare, che in inverno in una fumosa caffetteriadove far passare il tempo.
Cominciamo con lo specificare chel'Ouzo in realtà è originario dell'Asia Minore ma ormai vienedistillato soprattutto nel nord della Grecia e, le isole di Chios e Lesbos ne sono le maggiori produttrici. L'Ouzo è una bevandaaromatizzata con diverse erbe come il finocchio, il coriandolo,l'angelica, l'anice e l'anice stellato che si possono trovare innatura oppure coltivare direttamente nei giardini. La ricetta variada famiglia a famiglia, sono segreti tramandati da generazione ingenerazione e sono metodi gelosamente custoditi.
Nel Mediterraneo si trovano bevandesimili tipo all'aroma di liquirizia ma l'Ouzo si differenzia per ilprocesso di produzione. In Europa è l'unico che ha un sentore dianice e deve essere prodotto solo in un certo tipo di alambicco chiamato Amvyka.
Il processo avviene con ladistillazione e la fermentazione di acquavite composte dal mosto diuva fresca e passa al 96% di volume ed aromatizzata con un mix disemi, spezie tipo cannella o chiodo di garofano oppure con laMasthica, dipende sempre dalla ricetta di famiglia. Gli alambicchisono rigorosamente in rame riscaldato e determinano la qualitàdell'Ouzo. Deve riposare ore ed essere decantato più volte. Diseguito viene messo a riposo per sedimentare gli aromi per alcunimesi fino a quando l'alcol etilico aromatizzato raggiunge l'80% .Prima dell'imbottigliamento viene diluito con l'acqua fino araggiungere la gradazione alcolica che non deve superare i 37,5% perlegge.
Chi lo preparo' per la prima voltarimane ancora un mistero, qualcuno dice derivi dal Raki un distillato che risale all'Impero Ottomano, mentre altri dicono che sia statocreato dai monaci del Monte Athos che di distillazione se neintendevano ed erano forse anche i pionieri in questo campo. Unnotevole sviluppo della sua conoscenza avvenne ai primi del 900quando l'Assenzio inventato da un medico francese PierreOrdinaire,comincio' a scarseggiare e l'Ouzo venne decretato comeperfetto sostituto e secondo tanti palati anche migliore.
L'origine del suo nome è anch'essomolto dibattuto, secondo qualcuno deriva dalla parola in italiano“uso” ed in particolare dall'espressione “uso Messalia” chetradotto signifca “da utilizzare a Marsiglia” quando nel 1800dalla Tessaglia venivano esportati i bozzoli di seta in Francia eveniva confezionato dello Tsipouro di una qualità superlativa.Secondo altri invece arriva dalla parola turca “uzum” chesignifica uva. Chi ha ragione ancora oggi non si sa ma poco importa,l'importante è che esista! Come per lo Tsipouro, l'Ouzo è statoriconosciuto come prodotto DOP ed IGP e deve essere prodottoesclusivamente in terra Ellenica. L'isola di Lesbo è il centro dellaproduzione di Ouzo con ben 17 distillerie conosciute in tutta laGrecia e che esportano ovunque.
L'Ouzo si beve con l'aggiunta dicubetti di ghiaccio che deve essere di acqua distillata e cristallinaaltrimenti ne altera la composizione dando sentori differenti. Lacorretta preparazione di un bicchiere deve prevedere prima l'aggiuntadi acqua e poi il ghiaccio per evitare la formazione di cristalli. Ilmotivo per cui la bevanda diventa torbida è legata agli oliessenziali degli aromi che entrando in contatto con l'acquadiminuisce la gradazione alcolica e gli oli uscendo dalla soluzionedonano la colorazione tipica opaca. Il bicchiere da usare è un tallchiamato anche kanoakia.
La bevanda viene spesso consumata conle tipiche mezedes, il matrimonio è un tripudio per il gusto,potrete abbinarci bocconcini di carne, pesce, verdure e formaggi, ilrisultato sarà sempre lo stesso, un boccone tira un sorso e cosi'fino a che non ne potrete più. Resta comunque un fatto, in base allaprovenienza dell'Ouzo starà a voi se accompagnarlo o no a del cibo.Ad esempio la bevanda prodotta in Macedonia non contiene lo zuccheroquindi perfetto per essere servito con degli antipasti, quelli invecedella Grecia Meridionale non ne contengono quindi posso essere bevutisenza la necessità di mangiare qualcosa.
Attenti all'Ouzo, vi accorgerete diaverne bevuto troppo solo quando vi alzerete in piedi, una simpaticadiceria racconta che quando si inizia a bere, il Diavolo si siede inun angolo della stanza e comincia a ridere perché sa benissimo comeandrà finire se alzerete il gomito.
Le marche più conosciute e che viconsigliamo di provare durante la vostra vacanza in Grecia 2024 sono:Giannatsi di Plomari od il Pitisiladi leggermente forte, ed ancora ilBarbayannis, Kaloyannis, Arvanitis, Babatzim od il Pilovas. Deciderequale è meglio diventa veramente ardua impresa, provateli tutti edecretatene il vincitore.
Un vero peccato venire in Grecia e noncedere all'assaggio di questa meravigliosa bevanda, ma fatelo semprecon coscienza e moderazione perché potrebbe regalarvi dopo ore difelicità, ore di assoluto mal di testa!
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