Il Meltemi è il tipico vento grecosecco e tiepido che si fa sentire soprattutto nel periodo estivo tragiugno e settembre. Si genera per l'incontro dell'alta pressione delMediterraneo Occidentale con la bassa pressione del MediterraneoOrientale. La sua intensità di solito è bassa, ma a volte puòraggiungere anche forza 8 o 9 creando delle vere e proprie pericoloseburrasche.
In base agli arcipelaghi, spira dadirezioni diverse ad esempio nel Dodecanneso da nord ovest, nell'EgeoCentrale da nord o nord est come nelle Sporadi, nelle Cicladi quelledi solito più colpite arriva da nord ovest e ne sanno qualcosa dellasua potenza le isole di Andros Tinos e Serifos dove a volte mette ingrosse difficoltà anche le nave più grandi come i traghetti chefanno spola da un'isola all'altra. L'aumento della sua forza è datodall'incanalarsi tra le terre emerse ed anche dalle condizionimeteorologiche come le precipitazioni sui Balcani o nell'EuropaCentrale. Le Isole Ionie invece difficilmente sono toccate dalMeltemi e comunque con una forza contenuta, il vento di stagione chele domina è il Maestrale un pochino più dolce e discreto.
Il suo nome arriva dal latino etesiaeaarum in italiano etesio, ma viene riconosciuto sempre il suo nomegreco che significa venti annuali. In Turchia ad esempio vieneutilizzato lo stesso termine e meltem si traduce in brezza terreste.
Sicuramente non è molto piacevolerestare in spiaggia quando il Meltemi soffia, potreste essereschiaffeggiati gratuitamente dalla sabbia nella migliore delleipotesi, al contrario invece quando sferza sulle isole è l'idealeper gli amanti degli sport dove Eolo è protagonista. Tanti sono ipatiti di kite, surf, windsurf che inseguono il vento e possonodivertirsi fino allo sfinimento.
Le origini mitiche del Meltemi hannocome protagonista Aristeo figlio del Dio Apollo e della Ninfa Cirenema esiste un precedente che lo lega ad Icario, un mortale di Ateneche ospito' il Dio Dioniso quando scese sulla terra dall'Olimpo perdonare agli uomini la vite ed il suo nettare. Icario aveva una figliaErigone di cui Dioniso se ne innamorò e che gli diede un figlioStafilo. Il Dio per la gioia della nascita, regalo' a Icario un'otredi vino che condivise con i pastori suoi compagni i quali pero' nonavendo mai assaggiato la bevanda confusero lo stato di ebrezza comeun avvelenamento uccidendo cosi' il povero Icario a bastonate comepunizione lasciando le sue membra in balia delle intemperie. Mera ilfedele cane di Icario corse da Erigone e la condusse dove si trovavail cadavere del padre e per il dolore si uccise impiccandosi. Il DioDioniso pazzo di risentimento, si vendico' su tutti gli Ateniesifacendo impazzire tutte le giovani fanciulle fino al punto diuccidersi per impiccagione. A questo punto gli abitanti di Atene sirecarono dall'Oracolo di Delfi per conoscere i veri assassini epunirli. E qui subentra Aristeo, uno tra quelli che voleva la mortedegli assassini di Icario per placare Dioniso. L'Oracolo gliconsigliò di andare all'isola di Kea dove si nascondevano icriminali e dove avrebbe ricevuto grandi onori. Prima del suo arrivopero' sull'isola scoppiò una terribile epidemia che decimò lapopolazione ed insieme ai superstiti fece costruire un altare peroffrire sacrifici a Zeus e si ingrazio' le stelle dell'Orsagiustiziando gli assassini. Zeus onorato di tanta devozione, fecesoffiare i venti estesi che avevano lo scopo di rinfrescare l'ariaper quaranta giorni dopo il sorgere della Costellazione del Canicoladove si trova Sirio la stella più luminosa di tutto il cielo e fucosì che nacque il Meltemi.
Ecco come in quasi tutte le cose ancheper il vento c'è una entusiasmante storia, ma ormai siamo abituati,i Greci hanno il potere e la fortuna di avere una cultura cosi' vastache non ci stupisce per niente che ogni cosa sia legata a qualcosa didivino.
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