Il melograno tipico frutto autunnale, è legato alla mitologia Greca con storie bellissime ed affascinanti. Simbolo di abbondanza e fertilità, rappresenta anche la morte e la rinascita e lo capirete dalle varie leggende che da secoli si tramandano accompagnate anche da tradizioni che ancora oggi in certi paesi vengono rispettate.
Cominciamo con il mito più antico della Grecia legato alla storia di Orione cacciatore provetto nonché più grande e luminosa costellazione dell'astro celeste, nato dall'urina di Zeus, Poseidone ed Hermes che un giorno in giro per le campagne della Beozia si fermarono da un umile contadino per riposarsi. Il contadino di nome Ireo ignaro di avere di fronte gli Dei dell'Olimpo, li trattò con il massimo rispetto ed in segno di gratitudine gli Dei una volta svelato la loro identità gli chiesero di esprimere un desiderio che avrebbero esaudito. L'uomo appena rimasto vedovo, voleva un figlio ma senza doversi risposare in rispetto per l'amata moglie mancata e fu' cosi' che Zeus, Poseidone ed Hermes sopra ad una pelle di un toro che l'uomo aveva sacrificato per loro, fecero sopra la loro urina ordinando poi ad Ireo di seppellirla e recuperarla dopo nove mesi. Ireo cosi' fece e quando apri' la pelle al suo interno trovo' un bellissimo bambino Orione. La Dea Diana, diventò sua mentore e lo elevo' a ministro del suo culto la caccia. Orione cresce e sposa Side una giovane cosi' vanitosa al punto di affermare di essere anche meglio di Era moglie di Zeus, e cosi' Orione decise per punirla per aver offeso la Dea, scaraventandola nell'Ade dove si trasformo' in melograno.
Un'altra versione invece riguarda la Dea Afrodite, simbolo della bellezza, che diede origine a questo bellissimo frutto quando era sull'isola di Cipro facendolo diventare poi un simbolo sacro sia per gli abitanti che per la Dea stessa.
Continuiamo con la leggende di Dioniso quando ancora bambino, venne rapito dai Titani per ordine di Era pazza di gelosia per la nascita del bimbo ennesimo tradimento del marito Zeus con Semele principessa di Tebe. Il piccolo Dioniso, viene fatto a pezzi dai Titani e messo a bollire in una grossa pentola, ma una goccia del suo sangue cadde al suolo e dalla terra nacque il primo albero di melograno.
Proseguiamo quindi con la storia di Persefone/Kore, la giovane figlia di Demetra a sua volta figlia di Crono ed Era, sorella di Zeus dal quale ebbe Persefone. La leggenda narra che la fanciulla un giorno giocando con le ninfe in un bosco si fermo' a raccogliere un narciso ed il Dio Ade il Dio dell'oltretomba innamoratosi perdutamente di Persefone la rapi' e la porto' negli inferi. Demetra dopo un lungo cercare, scopre che la figlia è detenuta da Ade e accecata dalla rabbia e dal dolore si vendica verso gli Dei non facendo crescere più nulla sulla terra, morire gli uomini di fame e di conseguenza far mancare agli Dei i sacrifici che solitamente a loro venivano dedicati dagli umani. Zeus a questo punto manda Hermes da Ades per far tornare Persefone dalla madre, ma prima di lasciarla la costringe a mangiare sei chicchi di melograno cibo del regno dei morti costringendola cosi' a dover tornare alcuni mesi da lui per sopravvivere. Demetra quindi fece ritornare la bella stagione per il periodo in cui la figlia stava con lei e la brutta stagione quando era costretta a ritornare da Ade ed ecco spiegato anche il significato delle stagioni nella mitologia greca.
La storia della bella e fertile Niobe, regina della Libia che diede alla luce sei figli maschi e sei figlie femmine invece racconta che per la sua superbia definendosi meglio di Leto amante di Zeus che gli diede solo due figli Apollo ed Artemide, venne tremendamente punita con l'uccisione dei maschi da parte del Dio Apollo e le figlie femmine per mano della Dea Artemide e per finire Niobe venne trasformata in roccia dove sgorga una fontanella fonte di vita per un'unica pianta il melograno.
Ultimo mito è quello legato ad Agdistis, figura tra il divino e l'umano intersessuale nato dallo sperma di Zeus caduto sopra ad una pietra del monte Agados mentre voleva accoppiarsi con la Grande Madre Dea della natura. Venne rifiutato da tutti gli Dei perché selvaggio ed estremamente forte, ma un giorno Dioniso che decise di educarlo e farlo diventare meno pericoloso lo fece ubriacare ed addormentatosi nel bosco lego' il suo membro con una fune. Quando Adgistis si sveglio' per liberarsi tiro' cosi' forte che si eviro' e dal suo sangue crebbe un melograno. Nel bosco si trovava anche Nana figlia del Dio Sangarios che cogliendo il frutto generato dall'albero mettendolo in grembo, diede vita al dio Attis.
Parlando invece di tradizione un tempo ma in alcune zone della Grecia succede ancora, le spose intrecciano nei loro capelli rametti di melograno considerato segno di abbondanza e fertilità oltre che dai poteri altamente afrodisiaci. Un'altra usanza durante il matrimonio è quella di rompere per terra una melagrana, e di piantare un albero nel giardino dei neo sposi come augurio di fortuna e prosperità. Infine in Grecia a capodanno è buon auspicio regalarsi un frutto di melograno come augurio di benessere fisico ed economico.
Chi si immaginava che un semplice frutto potesse avere storie cosi' affascinanti intorno a se, ma d'altronde stiamo parlando della Grecia, culla della civiltà, della democrazia e che non smette mai di stupirmi.
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